Il trauma in psicoanalisi: meccanismi di difesa implicati nelle nevrosi post-traumatiche e conseguenze del trauma sulla personalità
Conosciuto e Misconosciuto
La teoria sul funzionamento psichico di Ferenczi pone al suo centro il concetto di trauma e studia fin dai suoi esordi come psicanalista le ricadute interpersonali di un comportamento e di un atteggiamento ponendo estrema enfasi sul valore “dell'ascolto”, non solo del discorso diretto, ma della “pragmatica della comunicazione umana” .Nei suoi studi, si interessò in particolar modo a definire e differenziare il peso specifico dei ruoli del più forte e del più debole nelle relazioni (p.e quello del care giver verso il bambino e dell'analista nei confronti del paziente).In particolar modo Ferenczi sottolineava l'importanza del ruolo attivo e partecipante dell'analista e la necessità di una maggiore equità nei processi comunicativi. Alla luce di queste precisazioni Ferenczi diede una prima definizione di trauma collegandola alla sofferenza psichica che i pazienti portavano in seduta. Secondo Ferenczi la sofferenza psichica ha origine dalla trasmissione intrapsichica e riguarda “l’introiezione non libera e non intenzionale, spesso subita passivamente e forzatamente di messaggi pulsionali grezzi e primitivi, di ―ordini ipnotici inconsci‖ per nulla favorevoli alla salute mentale e all’evoluzione della persona”. (2005, Borgogno - pag 2). Questa “introiezione primitiva alienante” (ibidem) non è per Ferenczi l'unico agente patogeno responsabile della sofferenza psichica di origine traumatica, ma è la rimozione delle rappresentazioni ad essa collegate e la non rappresentabilità psichica di ciò che si è vissuto. Le riflessioni di Ferenczi in merito al trauma psichico, sia relative allo studio delle nevrosi da guerra, che dei traumi di origine sessuale e sullo sviluppo psicosessuale, influenzarono in modo decisivo tutte le elaborazioni psicoanalitiche successive.In questa iniziale concezione del trauma di Ferenczi ci sono due importanti risvolti: 1) il trauma è collegato non solo a ciò che è stato commesso, ma anche a qualcosa che si sarebbe dovuto fare e che invece non è stato fatto “omissione di soccorso” sia in riferimento ad una reale situazione pericolo che in ambito relazionale, alla sollecitudine genitoriale verso le necessità del figlio. 2) Il trauma può non essere trasformato in evento psichico, può essere “riconosciuto” poiché un soggetto è portato ad assumere su di sé i tratti dell'oggetto, in questo caso l'altro percepito come cattivo (un bambino assume su di sé le condotte dei tratti genitoriali, conservate a volte per tutta la vita e giungono spesso a dissociare e a spegnere in accordo con i desideri parentali inconsci le percezioni autonome ed indipendenti.
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Il trauma in psicoanalisi: meccanismi di difesa implicati nelle nevrosi post-traumatiche e conseguenze del trauma sulla personalità
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Informazioni tesi
Autore: | Silvia Michelini |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Lidia Provenzano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 102 |
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