La Leadership nella Gestione delle Risorse Umane post Covid-19

Uno dei compiti fondamentali della leadership è gestire le persone, ovvero uno o più gruppi di individui all’interno dell’organizzazione. Ma ancor prima è necessario capire le persone.
Nei seguenti paragrafi vengono analizzate alcune delle fasi critiche del management, inerenti alla gestione del personale aziendale.

Capire le persone. L’influenza della cultura
Come nel calcio anche in azienda sono presenti persone che provengono da varie parti del mondo. Oramai si opera in mercati internazionali e, di conseguenza, le imprese sono diventate multinazionali anche al loro interno. Le persone portano con sé un bagaglio culturale di cui bisogna tener conto quando le si gestisce.
Non tutti sono gestibili allo stesso modo. A questo proposito è utile soffermarci per parlare della teoria delle dimensioni culturali.
Hofstede, ideatore della teoria, ha dimostrato che persone provenienti dalla stessa regione/nazione condividono dei modelli culturali che influenzano il loro comportamento. Si tratta delle seguenti cinque dimensioni:

1. Distanza dal potere: riguarda l’accettazione della propria condizione delle persone che hanno meno potere, nonché le loro aspettative circa la distribuzione democratica del potere. Le società con basso grado di distanza dal potere si sforzano di impostare la distribuzione e richiedono una giustificazione in caso contrario (Austria, Israele, Danimarca).
Tra i paesi con alto grado di distanza dal potere troviamo Malesia, Guatemala e Panama.

2. Individualismo contro collettivismo: fa riferimento al grado di apprezzamento dell’autonomia, del rispetto delle regole sociali e della lealtà verso il gruppo di appartenenza. Tra i maggiori paesi individualisti si trovano gli USA, Australia e Regno Unito mentre tra quelli più collettivisti il Guatemala, l’Ecuador ed il Panama.

3. Mascolinità contro femminilità: la mascolinità rappresenta la competitività e l’inclinazione della società verso i risultati, l’eroismo e le ricompense materiali. Dal lato opposto troviamo la femminilità che indica l’essere modesti, premurosi e interessati alla qualità della vita. Paesi con alto grado di mascolinità: Giappone, Ungheria e Austria. Paesi con alto grado di femminilità: Svezia, Norvegia ed Olanda.

4. Rifiuto dell’incertezza: I paesi con un indice basso (Singapore, Giamaica e Danimarca) sono più inclini a correre rischi. I più avversi ai rischi sono Grecia, Portogallo e Guatemala.

5. Orientamento al lungo termine contro il breve termine: I paesi orientati al breve termine preferiscono mantenere le vecchie tradizioni, sono avversi al cambiamento e considerano presente e passato più importanti del futuro (ad esempio Emirati Arabi, Venezuela, Uruguay). Al contrario, i paesi orientanti al lungo termine sacrificano la gratitudine immediata a scapito del premio futuro (Cina, Hong Kong e Taiwan).
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Pur non rappresentando una regola univoca, è possibile osservare che paesi geograficamente distanti fra loro presentano un diverso grado delle dimensioni culturali.
Per fare un esempio, il mister della Juventus Massimiliano Allegri ha raccontato un fatto accaduto in allenamento: Mandzukic, giocatore croato, non ascoltava quel che il massaggiatore gli diceva, non ne voleva sapere, ma quando glielo diceva il mister obbediva immediatamente; dopo essersi informato, il mister ha realizzato che in Croazia le persone riconoscono un solo capo e prendono ordini soltanto da lui.

Il carattere personale
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il carattere delle persone. Una persona dal carattere forte la si può affrontare a muso duro perché tiene il confronto. Al contrario, non è possibile affrontare duramente una persona fragile, bisogna accompagnarla a capire altrimenti si rischia di peggiorare la situazione. È quindi importante dosare il comportamento in base alla persona che si ha davanti.

Le differenze in base al sesso
Uomini e donne funzionano in modo diverso, presentano motivazioni diverse e di conseguenza vanno gestiti in maniera diversa.
Le donne, che si tratti di lavoro o no, ragionano sia con la parte razionale che con la parte affettiva del cervello. Per incoraggiare una donna a fare meglio la sfida deve presentare una connotazione affettiva.
Per incoraggiare un uomo è sufficiente la sfida, dimostrare di essere il migliore.

La valorizzazione
Per ultimo ma non meno importante, è necessario valorizzare tutti. Ognuno deve dare il proprio contributo, tutti si devono sentire importanti. Per far ciò bisogna individuare i punti di forza e debolezza di ciascuno. Se nel gruppo è presente un fuoriclasse, meglio ancora. Egli può alzare la performance e l’autostima del gruppo. Durante i suoi convegni Allegri ha parlato anche della gestione del fuoriclasse Cristiano Ronaldo, il 5 volte pallone d’oro. Ronaldo è ossessionato dalla vittoria tanto in allenamento quanto nelle partite ufficiali. Per l’ennesima volta si arrabbiò con i propri compagni di squadra perché persero. Il mister lo prese da parte e gli ha spiegò che non sono tutti come lui, bensì è lui che si deve mettere al pari loro per aiutarli.