La redazione del sito Internet Eurosport e processi di attivazione nell'informazione sportiva
Congruenza delle mappe causali nel team
Come abbiamo visto, numerose sono le norme e convenzioni riguardanti il linguaggio da utilizzare. Le prime versioni dei report o dei preview sono interpretate liberamente dagli editors, non ci sono norme sulla lingua precise.
Queste sono state stabilite progressivamente nel tempo, articolo dopo articolo, per dare una certa uniformità alle interpretazioni da dare agli input da parte del team.
Ancora una volta, i cicli salienti si hanno nella fase di selezione, prima che l’articolo venga pubblicato. Questo è uno dei momenti in cui il team è in azione, in quanto vige la norma che gli articoli siano controllati dal coordinatore oppure vagliati collettivamente, quando ancora il coordinatore non era stato nominato.
Le regole della grammatica italiana riducono il numero dei cicli potenziali all’interno del team italiano, in quanto eliminano a priori le selezioni basate su altre lingue. Inoltre la selezione va fatta tenendo conto di altri standard sulle convenzioni terminologiche, sul gergo e sullo stile; di conseguenza le doppie interazioni, i confronti fra gli editors riguardano solo determinati tipi di interpretazioni.
Un articolo di report o un preview esiste nelle menti degli editors sotto forma delle variabili che essi scandiscono abitualmente e delle connessioni che essi deducono abitualmente fra queste variabili. Queste mappe vengono poi sovrapposte in occasione di un confronto, come visto sopra.
L’atto collettivo fondamentale nelle organizzazioni può essere quello dei membri, che cercano di negoziare il consenso su quali porzioni di un quadro attivato siano figura e quali sfondo. Più precisamente, i membri cercano di raggiungere collettivamente un qualche accordo accettabile, su quali porzioni di correnti di esperienza andrebbero scandite in variabili e quali connessioni fra quali variabili sono ragionevoli.
Così, quando si afferma che l’equivocità di un quadro attivato viene eliminata mediante cicli di comportamento intercomuni, si intende dire che i membri si confrontano su problemi specifici di scansione e di connessione; ad esempio sulla variabilità di posizioni dei giocatori in campo, la persona A fa un’ipotesi per il preview (questo giocatore starà su questa fascia), la persona B dà il suo parere e, a sua volta, A ne prende atto. Siamo nella fase in cui si etichetta un nome da applicare all’input. Inoltre la modalità che assume questa variabile tattica viene descritta (connessa) con un certo linguaggio, stile, sintassi.
Una volta che i membri raggiungono un accordo su ciò che è importante e ciò che è irrilevante nella loro esperienza, e una volta che raggiungono un qualche accordo sulla natura e la direzione delle connessioni fra questi elementi importanti, allora l’esperienza che essi hanno attivato acquista maggiore sensatezza, e cioè, si ha più sovrapposizione delle mappe separate immagazzinate nelle menti degli editors. Una maggiore probabilità che essi metteranno più strettamente in comune le loro modalità di stesura di un articolo, quando si troveranno di fronte a nuovi brani in futuro.
L’attribuzione di significato è un’attività ampiamente solitaria, nel senso che le strutture contenute entro menti individuali vengono imposte a correnti di esperienza individuali, che sono capaci di un numero infinito di ricostruzioni.
La rimozione dell’ambiguità, tuttavia, è sia un fatto sociale sia un fatto individuale.
Per ricapitolare, gli editors attivano un ambiente quando osservano una partita o hanno a disposizione del materiale da altri siti, il risultato di queste azioni sono delle espressioni ambigue. Sulla base di precedenti esperienze di elaborazione di articoli, gli editors impongono una struttura figura-sfondo a questa manifestazione attivata indifferenziata.
Questa struttura imposta, che ha la forma di una mappa di causalità, divide la manifestazione in una serie di variabili che vengono correlate attraverso legami causali ragionevoli.
Poiché rimane presente un’ambiguità residua dopo la sovraimposizione delle mappe causali, è necessario ottenere del consenso fra i membri su ciò che il team ha di fronte e su come va trattato. Essi attivano dei cicli di comportamenti concatenati per trattare l’ambiguità residua. Avendo reso più sensato l’ambiente costruito consensualmente, i membri archiviano le loro mappe causali riviste e presumibilmente più omogenee per imporle a circostanze future simili.
Questo brano è tratto dalla tesi:
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Informazioni tesi
Autore: | Ugo Federiconi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze strategiche |
Relatore: | Stefano Zan |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 109 |
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