Digital Forensics - La prova informatica e digitale nel processo penale
Computer forensics
Terminata l'analisi del dato informatico, che, come si è sottolineato, è l'elemento di prova che concretamente viene vagliato dal giudice, e della sua collocazione normativa, nazionale e sovranazionale, è d'uopo a questo punto prendere in considerazione la prova digitale nella sua essenza.
Come giustamente affermato da taluni autori, essa si caratterizza per l'alto grado "di tecnicismo richiesto per trasformare le informazioni originariamente contenute in macchinari alquanto complessi in dati intellegibili dal giudice"34, di talché sembra logico farla rientrare nel novero delle prove scientifiche35.
La giurisprudenza di legittimità36 ha chiarito che si è in presenza di una prova scientifica "quando l'inferenza probatoria che è alla base dell'accertamento del fatto non può essere articolata sulla base delle conoscenze ordinarie, del sapere diffuso", sicché "il sapere scientifico costituisce un indispensabile strumento al servizio del giudice di merito: si tratta di tentare di metabolizzare la complessità e di pervenire, così, ad una spiegazione degli accadimenti che risulti infine comprensibile per tutti, ostensibile"37. Ed invero, l'informatica forense si caratterizza per una serie di attività il cui compimento presuppone necessariamente determinate competenze tecniche che, ovviamente, esulano dallo spettro conoscitivo dell'uomo medio. Prova scientifica e prova digitale, dunque, si legano inscindibilmente in un peculiare rapporto che merita di essere correttamente analizzato.
I concetti di "digitalità" e di scientificità della prova attengono a momenti diversi dell'iter procedimentale: infatti, mentre il primo riguarda, in particolare, la fase delle indagini e si riferisce a tutte quelle attività, svolte anche mediante l'ausilio di strumentazione tecnica, finalizzate alla "materiale" individuazione e alla apprensione del dato informatico e che consentono di farlo entrare inalterato nel procedimento, il secondo attiene, invece, alla fase più prettamente "giuridica" della ammissione, della assunzione e della valutazione della prova (si pensi, ad esempio, ai casi in cui il giudice necessiti di un perito per poter conoscere correttamente il contenuto di un documento, informatico e non).
La tecnicità relativa alla fase di ricerca della prova non deve, tuttavia, far confondere circa l'eventuale commistione tra valore probatorio e valore scientifico della prova digitale: in altri termini, la prova digitale non deve essere considerata come di per sé stessa perfetta per il sol fatto che il dato informatico è acquisito tramite strumentazione tecnica. Tale particolare metodo di ricerca e acquisizione contribuisce sì a dare valore al dato probatorio, ma in termini di "alta probabilità" e non già di certezza assoluta: ciò appare tanto più vero alla luce delle considerazioni svolte circa la fragilità del dato informatico. [...]
34 Cfr. L. MARAFIOTI, Digital evidence e processo penale
35 In tal senso, P. FERRUA-E. MARZADURI-G. SPANGHER, in La prova penale, affermano che la prova informatica è riconducibile alla categoria delle prove tecniche o scientifiche, quali prove derivate dall'impiego di tecnologie informatiche
36 Cass. Sez. IV, 17 settembre 2010
37 Le considerazioni dei giudici di legittimità Sono state avallate anche dalla più accreditata e maggioritaria dottrina. (Cfr. ex multis P. TONINI, La prova scientifica: considerazioni introduttive, in Dir. pen. proc., 2008 secondo cui la prova scientifica è quella che "partendo da o dimostrato,utilizza una legge scientifica per accertare l'esistenza di un ulteriore fatto da provare)
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Digital Forensics - La prova informatica e digitale nel processo penale
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Bruno Plutino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università Telematica "Universitas Mercatorum" |
Facoltà: | Scienze Criminologiche |
Corso: | Scienze dei servizi giuridici |
Relatore: | Ugo Terracciano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 42 |
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