Compositi e fibre di carbonio: innovazioni in campo aerospaziale
Compositi in fibra di carbonio: applicazioni aerospaziali
Compositi e fibre di carbonio nell’Aerospace
Dai primi anni 50', periodo che ha sancito l'inizio della cosiddetta 'Corsa allo Spazio' , il cosmo è stato oggetto di studi approfonditi e il progresso scientifico ha consentito all'uomo di mettere piede sulla Luna. I molteplici viaggi spaziali hanno permesso di comprendere meglio lo spazio che, ad oggi, risulta essere un ambiente ricco di materia e aggressivo per un'ampia gamma dei materiali, motivo per cui si ricorre a sperimentazioni con l'obbiettivo mirato di migliorare determinati materiali e di implementare nuove tecnologie in veicoli e strutture spaziali. L'utilizzo di materiali innovativi, dunque, diventa assolutamente necessario e i compositi, in particolare quelli in fibra di carbonio, stanno guadagnando un posto di rilievo nelle applicazioni aerospaziali. Ciò nasce dalla necessità di dover rispettare una varietà di requisiti di progettazione per veicoli e strutture aerospaziali. In questo senso, i compositi vengono sfruttati soprattutto per la loro versatilità e per le loro proprietà, modellabili in funzione alle priorità del progettista.
L'introduzione dei materiali compositi nell'industria aerospaziale è frutto di anni di lavoro e di ricerche e anche la conseguenza di disastri spaziali catastrofici. Già negli anni 60', compositi polimerici e materiali plastici rinforzati furono visti come possibili sostituti di materiali metallici per il loro peso ridotto, anche se con scarso successo. [56] Il continuo impiego di questi materiali ha portato a notevoli miglioramenti e negli ultimi anni i compositi hanno reso più sicuri i viaggi nello spazio, trovando largo impiego negli Space Shuttle, nei moduli ablativi per le stazioni spaziali e in molte strutture spaziali.
Compositi in grafite a matrice epossidica
Già negli anni 70' e 80', per esempio , vennero utilizzati compositi in grafite a matrice epossidica in molte strutture aerospaziali. Studi approfonditi, condotti su questo tipo di materiale, hanno evidenziato notevoli caratteristiche meccaniche, elevata rigidità strutturale rapportata ad un basso peso ed elevata resistenza, unitamente a coefficienti di espansione termica pari o prossimi allo zero. [54]
In particolare, l'uso di compositi in grafite a matrice epossidica è contemplato nelle seguenti strutture e veicoli spaziali:
• Intelsat IV: era un satellite utilizzato per le comunicazioni (Fig 3.1.1 [55]), costruito dalla Ford Aerospace & Communications Corporation. Era formato da un braccio trasversale, formato da un nastro in grafite a matrice epossidica. L'utilizzo di questo particolare materiale rispondeva efficacemente ai requisiti di piccole deformazioni e basso peso. [55]
• Viking: il veicolo spaziale Viking (Fig 3.1.2 [54]), utilizzato nella seconda meta degli anni 70' per le esplorazioni su Marte, era costituito da componenti in materiali in grafite a matrice epossidica, costruiti dalla Ford Motor Company’s Philco Division. L'antenna, dal diametro di 5 ft, era sostanzialmente un pannello sandwich, formato da strati in grafite a matrice epossidica e la struttura honeycomb intermedia era formata da alluminio. Questi pannelli furono applicati sia per i lander, sia per i satelliti (Fig. 3.1.3 [54]). Questi compositi furono utilizzati per rispondere ai requisiti di bassa risposta termica, elevata rigidità strutturale e basso peso.
• Anik: Il satellite canadese Anik (Fig. 3.1.4 [55]) , utilizzato per le comunicazioni, è stato costruito dalla RCA Astro-Electronics e presenta una antenna parabolica dall'altezza di circa 2 m. Le componenti principali dell'antenna sono pannelli sandwich, costituiti da strati di grafite e resine epossidiche, e da un core, la cui struttura honeycomb è in alluminio. Questa specifica configurazione permette al satellite Anik di contenere gli effetti delle radiazioni solari e di ridurre le distorsioni termiche, mantenendo una notevole rigidità strutturale. [55]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Compositi e fibre di carbonio: innovazioni in campo aerospaziale
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Antonio Cosentino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria chimica |
Relatore: | Sebastiano Candamano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 154 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi