Verso una Psicologia di Cure Primarie in Italia: progetto sperimentale di collaborazione fra medici di base e psicologi nell’UTAP di Carmignano di Brenta (PD)
Competenze dello psicologo di cure primarie
"A livello di cure primarie, le capacità professionali e la qualità del terapeuta sono fondamentali. Le risorse sono scarse, il tempo a disposizione è limitato, e la capacità di valutare e intervenire psicologicamente in modo adeguato e qualitativamente elevato è una competenza cruciale. Inoltre, la varietà e l'ecletticità della sintomatologia e della psicopatologia che si possono incontrare in questi contesti è estremamente vasta e complessa, variando da semplici problemi di adattamento a situazioni di cambiamento di vita, fino a patologie complesse di tipo schizofrenico o psicotico".
[Liuzzi M. (2010), Psicologia di Cure Primarie. Concetti, metodi e ricerca clinica., Cis editore, Milano]
Ciò significa che lavorare nel settore delle cure primarie richiede molte competenze, professionalità ed esperienza, proprio per poter far fruttare al massimo le poche risorse disponibili.
"Gli operatori di PCP devono possedere competenze psicoterapeutiche, comunicative e psicosociali. Devono saper condurre efficacemente un colloquio clinico, essere in grado di sviluppare relazioni interpersonali positive, avere tecniche di counselling, capacità di ascolto empatico, modalità di comunicazione persuasiva e anche direttiva. Devono inoltre conoscere la realtà dove operano e dove vivono i pazienti. Naturalmente, per realizzare queste competenze, è necessaria una costante e robusta attività di supervisione, di formazione, di aggiornamento e di counselling verso gli operatori di PCP, sia da parte degli specialisti del secondo e terzo livello di cure mentali, sia da parte di esperti".
[Liuzzi M. (2010), Psicologia di Cure Primarie. Concetti, metodi e ricerca clinica., Cis editore, Milano]
Ruddy, Borresen e Gunn evidenziano alcune caratteristiche fondamentali che dovrebbero essere proprie di uno psicologo di cure primarie:
• Esprimere un effettivo impegno nella volontà di collaborazione con il mondo della sanità
• Saper creare una mentalità collaborativa, attraverso il lavoro di squadra, in sinergia con tutti gli altri professionisti coinvolti nell'intervento
• Definire un repertorio di pratiche condivise, come modelli operativi e comunicativi condivisi, efficaci e univoci
• Creare una rete di medici fortemente coinvolti nel progetto
• Promuovere e attivare una gestione condivisa del caso, definendo un sistema di tracciabilità del percorso del paziente e di condivisione dei suoi dati nella rete
Ad oggi in Italia non esiste un percorso di formazione specifico per tale figura, diversamente da quanto accade per esempio in Olanda, di cui tratterò nei prossimi capitoli. Qualora il servizio di psicologia di cure primarie prenderà piede in Italia (ricordo che esiste già un progetto di legge, non ancora dibattuto in parlamento di cui tratterò in seguito), occorrerà anche valutare la strutturazione di un percorso formativo specifico, comprensivo di tirocinio professionalizzante in questo settore, che consenta allo psicologo in formazione di acquisire competenze a proposito di:
• Componenti biologiche di salute e malattia: conoscenza di anatomia umana, di fisiologia, di patologia fisiologica e conoscenza generale della farmacologia, con particolare attenzione agli psicofarmaci.
• Componenti psicologiche di salute e malattia: conoscenza delle dinamiche affettive, emotive e motivazionali che possono influenzare lo stato di salute del paziente, delle reazioni alla patologia fisica, gli stili difensivi, di coping e di adattamento. Comprende anche la conoscenza delle principali tecniche di assessment di funzionamento psicologico e di diagnosi psicopatologica.
• Componenti socioculturali di salute e malattia: ovvero conoscenza dei fattori sociali e culturali che influenzano tali dimensioni della vita, analisi delle problematiche socioeconomiche, politiche, di religione, di genere, di etnia, di disabilità all'interno di una specifica comunità.
• Politiche sanitarie e sistemi organizzativi: conoscenza dei fondamenti di organizzazione sanitaria e dei modelli di finanziamento della salute, conoscenza dei modelli socio-sanitari.
• Problematiche specifiche delle cure primarie: ovvero conoscenza dei servizi presenti sul territorio e delle modalità di interazione e comunicazione esistenti. Valorizzazione degli interventi di prevenzione e promozione della salute; visione integrata e olistica della dinamica mente-corpo.
• Valutazione diagnostica e definizione dei percorsi terapeutici: lo psicologo deve possedere una capacità di analisi e di valutazione dei bisogni dell'individuo e della comunità in cui opera. A tal fine deve saper utilizzare gli strumenti diagnostici per la valutazione dello stato psicologico della persona.
• Competenze nell'ambito dell'interculturalità, ovvero deve saper interpretare correttamente l'esperienza della diversità di genere, di cultura, di razza, di età.
• Conoscenze delle principali tecniche di analisi medica.
• Psicoterapia e interventi psicologici: il PCP deve avere competenze nella progettazione e gestione di percorsi diagnostico-terapeutici, competenze di psicoterapia individuale, di gruppo, familiare e di consultazione.
• Formazione, discussione dei casi, focus group con i medici di medicina generale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Verso una Psicologia di Cure Primarie in Italia: progetto sperimentale di collaborazione fra medici di base e psicologi nell’UTAP di Carmignano di Brenta (PD)
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Informazioni tesi
Autore: | Silvia Capitanio |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Marco Sambin |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 167 |
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