Elon Musk: l'uomo che arriverà su Marte - Le strategie vincenti di un leader che ha cambiato il mondo

Oggigiorno, sono sempre di più le persone che creano un profilo sui social network: tra i è più comuni abbiamo Facebook, Instagram e Twitter.

I social media vengono utilizzati come strumenti di condivisione di contenuti e informazioni, grazie a cui gli utenti dispongono sempre di nuove informazioni. La loro azione è quindi reale e presente. Per ciò che concerne la possibilità di avere accesso ad informazioni, è necessario sottolineare che i social media permettono di avere una costante disponibilità di informazioni a cui fare riferimento. Questa è certamente un'arma a doppio taglio, come sostiene Montaigne, "c'è più da fare ad interpretare le interpretazioni che ad interpretare le cose".

Talvolta, si incorre in un fenomeno conosciuto come infodemia (un connubio tra la parola informazione e la parola pandemia); si fa riferimento alle informazioni che portano alla formazione di nuovi fenomeni legati al disorientamento e alla confusione. Per effetto di ciò, diventa complicato riconoscere le informazioni davvero importanti dalle fake news.

L'articolo "Coronavirus, per l'OMS ora è allarme infodemia, e i social si schierano", pubblicato sul Il Sole 24 Ore, definisce così questo fenomeno "abbondanza di informazioni. Alcune accurate, altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno". In particolare, parlando della situazione Coronavirus, sono molte le dicerie che si sono diffuse: ad esempio, è viva la credenza che assumendo vitamina C si possa ridurre la possibilità di contrarre il virus. Come sottolineato da William Thomas disse: "Se gli uomini definiscono reali certe situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze".

Un altro aspetto fondamentale che caratterizza i social media è la volontà di arrivare alla formazione di comunità e gruppi autonomi. I membri di queste community condividono alcuni elementi: possiedono gli stessi interessi e figure in cui si rispecchiano. Queste figure assumono un ruolo fondamentale perché diventano delle guide che incarnano le caratteristiche di una comunità e ne influenzano i membri.
A partire da questo presupposto, un leader può essere un influencer?

Tom Popomaronis, nell'articolo "How to become a leadership influencer" definisce un leader influencer come un individuo che è arrivato al raggiungimento di obiettivi di business e utilizza i suoi account social per invogliare altri individui a seguire le sue orme. Esiste quindi una relazione tra Leadership e "l'influenza", raggiungibile grazie ai social media. Forbes, nell'articolo "12 Experts discuss the difference between leadership and influence", sottolinea il fatto che Leadership e Influenza possono essere concetti legati fra di loro, ma non sempre lo sono. Infatti, si sottolinea il fatto che un Leader necessita di essere influente, per arrivare alla comunicazione delle proprie idee. D'altro canto, un influencer, non è per forza un leader. Infatti, egli manda messaggi positivi e costruire un futuro positivo, mentre il lavoro del leader risulta essere molto più complesso: si parla di arrivare alla creazione di qualcosa, a partire dalla valutazione di un problema.

"Influencers lead ideas, Leaders people". L'articolo pone l'accento su un aspetto fondamentale: si sottolinea infatti il fatto che, un influencer arriverà alla generazione di un'idea a cui nessuno avrà pensato, il leader studierà e capirà come concretizzare le idee e trasformarle in realtà, attraverso la creazione di un team competente che possa rendere possibile questa impresa.

È chiaro quindi che i social media hanno un ruolo rilevante all'interno della definizione di leader. Ai giorni nostri, esistono moltissime piattaforme che, attraverso focus diversi, permettono di condividere contenuti. Se osserviamo i più grandi leader del mondo, ci accorgiamo della maggiore influenza di Twitter all'interno del panorama social.

Esso risulta efficace perché permette una comunicazione istantanea che porta ad un'iterazione con gli utenti praticamente immediata.
I tweet sono solitamente brevi e ci invitano a esporci riguardo a ciò che ci passa nella mente in quel preciso istante; se dovessimo costruire un grafico che identifichi il nostro profilo Twitter, ogni ramo corrisponderebbe a un pensiero differente. L'origine del nome di questo social network deriva dal verbo inglese "to tweet" ossia letteralmente "cinguettare". La Repubblica sostiene: "Non è uno strumento trascurabile. Non lo è più da anni. Capi di Stato e di governo, amministrazioni pubbliche, leader politici e religiosi e diplomatici non possono ormai fare a meno di sfoggiare un profilo attivo, curato ed efficace su Twitter".

Elon Musk utilizza Twitter con scopi diversi fra loro. Come si evince dall'articolo, "Bitcoin, nuovo tweet di Elon Musk. E la cripto-valuta vola", Elon utilizza il suo account per comunicare novità relative a i sui progetti e all'evoluzione degli stessi.
A marzo 2021, Elon comunicò la possibilità di poter acquistare un'auto Tesla, utilizzando interamente bitcoin per coprire il costo dell'automobile.

Il bitcoin è una moneta virtuale che non viene stampata, ma distribuita e scambiata in maniera completamente virtuale attraverso l'utilizzo di mezzi tecnologici. Proprio per questo motivo, dopo la precedente dichiarazione, si arriva ad una intensificazione del mercato della cripto-valuta. Allo stesso modo, Musk adopererà Twitter per comunicare l'impossibilità di continuare con questo progetto. Si dichiara quindi che Tesla non accetterà più pagamenti in Bitcoin dichiarando che l'azienda fosse preoccupata per l'utilizzo crescente dei combustibili fossili nelle transazioni (della cripto-valuta), in particolar modo del carbone, che provoca la peggiore emissione rispetto a qualsiasi altro combustibile. Probabilmente Tesla ha deciso di arrivare a questa conclusione per non andare contro alla sua etica aziendale: essa è stata creata proprio per ridurre tali emissioni e apportare un cambiamento positivo. [...]