Disidratazione del gas naturale

Per via della grande differenza di punti di ebollizione fra glicole ed acqua, la rigenerazione del glicole può essere effettuata con pochi stadi teorici. Per impianti di relativamente piccole dimensioni, la colonna di stripping viene posta direttamente sopra il ribollitore e attrezzata con materiale di riempimento di vario tipo, come ad esempio anelli Raschig. Una altezza minima di 4 ft è usata per le piccole colonne e fino a 15 ft per unità più larghe. Il numero effettivo di stadi per questo tipo di colonne spesso però può variare in un range che va da 10 a 20. Il numero così maggiorato di stadi è dovuto alla necessità di contenere le perdite di glicole per trascinamento, e la sezione di ingresso per il glicole si trova generalmente appena sotto la metà altezza. Il reflusso è spesso realizzato ponendo nella stessa colonna di stripping uno scambiatore in cui circola glicole. Il glicole che viene fatto passare in questo scambiatore è quello appena uscente dalla colonna di assorbimento, quindi quello a più bassa temperatura, e si ottiene il vantaggio di preriscaldarlo usando calore che altrimenti andrebbe perso. Il quantitativo di acqua necessaria a realizzare il reflusso per questo tipo di operazioni è generalmente pari ad un quarto o un terzo dell?acqua totale evaporata, che rimane comunque un piccolo quantitativo dato che il glicole da rigenerare contiene già poca acqua. Il diametro della colonna di stripping è determinato sulle basi della maggiore area di sezione trasversale richiesta per trattare flussi di vapori e liquidi in ogni punto della colonna in modo omogeneo; i vapori ascendenti sono composti prevalentemente da acqua, glicole ed idrocarburi, sia che essi siano stati assorbiti dal glicole o che vengano volontariamente aggiunti come gas di stripping, mentre la fase liquida discendente è composta da acqua e glicole.