Percezione da parte degli educatori dei fattori di ottimizzazione situazionale dei degenti in età evolutiva.

“Dove non si vede il cielo, non si oscura la fantasia”

La clown-terapia è un’attività professionale di supporto alla medicina tradizionale, parte integrante del programma ospedaliero e non và intesa solo come una forma di intrattenimento ludico-creativa. La clown-terapia si pone come uno strumento a disposizione dei responsabili dei servizi sanitari e dei medici nella loro opera di assistenza e cura dei bambini.
La clown-terapia si può definire come un intervento relazionale a fini terapeutici realizzato attraverso tecniche di clownerie e improvvisazione più o meno interattive. La terapeuticità dell’intervento è da intendersi in senso ampio e da collocarsi all’interno di una visione olistica dell’uomo in cui i livelli fisico, emotivo, mentale e spirituale sono interdipendenti. In termini più generali per clown-terapia si intende l’insieme degli effetti positivi e terapeutici, che possono scaturire dall’incontro tra il bambino e il clown, effetti positivi prevalentemente imputabili alla relazione con la figura ridicola e allegra del clown. L’intervento del clown in corsia, quindi, ha un valore terapeutico molto ampio e dimostrato da alcune ricerche sul campo. Oltre agli effetti psicofisiologici benefici della risata e alla identificazione con un personaggio esterno a sé, a cui consegue un vissuto catartico, tipico del teatro, sono da sottolineare alcuni elementi terapeutici specifici della comicoterapia in strutture ospedaliere. Il clown infatti utilizza degli strumenti medici modificati in maniera buffa e ciò permette al bambino ricoverato di sdrammatizzare le pratiche sanitarie e di godere del divertimento offerto dagli interventi di clownerie e improvvisazione teatrale comica. La relazione di fiducia da creare nel qui ed ora dell’incontro è il presupposto per ogni tipo di intervento a valenza terapeutica; è la relazione che, attraverso la comicità e l’improvvisazione, fa da ponte per la trasmissione di un messaggio di speranza e di cambiamento. Infatti, ciò che il clown cerca di lasciare è la consapevolezza, a metà strada tra il magico e il concreto, di avere un “guaritore interno”. In altri termini, il piccolo paziente acquisisce un forte potere di auto-guarigione, nel momento in cui si impegna attivamente nel cambiamento della valenza delle emozioni da negative a positive e speranzose. Il clown offre una via al cambiamento di atteggiamento nei confronti della malattia e soprattutto del sentirsi malato e impotente.
I clown in corsia sono clown professionisti selezionati per il loro alto livello artistico e la loro sensibilità e sottoposti ad un corso semestrale sui comportamenti e le procedure da osservare all’interno dei vari reparti. Essi seguono regolari programmi di aggiornamento creativo e procedurale in modo da assicurare la più alta qualità di intervento. Attraverso la comicità i clown riescono a comunicare con i bambini di tutte le età. Gli “interventi” che eseguono sdrammatizzano i trattamenti medici, anche i più seri e complicati e riducono la paura e l’ansia associate alla degenza. Con il semplice aiuto di un naso rosso, un camice colorato e delle grosse scarpe queste persone riesco a regalare un sorriso e un momento di felicità a bambini che vivono disagi psichici e fisici davvero gravi. Il ricovero in ospedale, infatti, è un vero e proprio trauma per il bambino di qualsiasi età.
Improvvisamente si ritrova in un ambiente sconosciuto e potenzialmente minaccioso, lontano dal mondo di giochi che gli è familiare, tra persone che non ha mai visto prima e con la sensazione di essere impotente di fronte a strumenti e procedure sgradevoli. All’ansia e alla paura di una situazione nuova e misteriosa si aggiungono il dolore e il disagio della malattia, che spesso si protraggono per molto tempo, e il senso di inadeguatezza nei confronti degli altri bambini. Lo stesso accade ai genitori, che vivono con ansia i problemi del figlio e tendono a sviluppare frustrazioni e paure che ricadono sul bambino, anche loro quindi hanno bisogno di un aiuto e un sostegno che gli permetta di affrontare al meglio situazioni difficili.