Struttura a termine dei tassi d'interesse: modelli continui.
Classificazione degli strumenti finanziari
Nei paragrafi precedenti si sono date le definizioni fondamentali sulle caratteristiche proprie delle funzioni fattore di montante e sull’ipotesi di coerenza del mercato. Tuttavia, nella realtà, non si negoziano funzioni fattore di montante ma strumenti finanziari. Ad oggi esiste una quantità notevole di strumenti finanziari che differiscono tra loro in maniera notevolissima. Il problema che si presenta allora, è quello di definire una serie di caratteristiche che servano da base per il confronto tra strumenti finanziari diversi, ovvero alla costruzione di modelli matematici idonei alla loro valutazione monetaria. Le diverse decine (se non centinaia) di strumenti finanziari oggi presenti sul mercato possono ricondursi essenzialmente alle seguenti quattro macrocategorie:
- Titoli di debito (obbligazioni).
- Titoli di capitale (azioni).
- Titoli derivati (contratti forward, futures, opzioni).
- Prodotti di finanza strutturata (ottenuti combinando le caratteristiche di due o più degli strumenti finanziari di cui sopra).
Senza soffermarsi sulle principali caratteristiche giuridiche di tali strumenti, quello che qui interessa è la loro caratterizzazione sulla base dei concetti che di seguito riportiamo, utili nella modellazione matematica per la descrizione delle dinamiche seguite dai prezzi degli stessi.
- Emittente: si tratta dell’Ente che emette il titolo. In generale esso può essere pubblico (Stato, Regione, Comune) o privato (corporate). Chiaramente gli Enti pubblici possono emettere solo titoli di debito, mentre gli Enti privati possono emettere sia titoli di capitale (azioni) che di debito (obbligazioni). Inoltre, gli Enti privati possono accordarsi con Intermediari finanziari specializzati per la negoziazione di titoli derivati. La natura dell’emittente (pubblico o privato) ha implicazioni nella valutazione del profilo di rischio dell’emittente e quindi quelle quotazioni dello strumento finanziario trattato. Per la valutazione del profilo di rischio degli emittenti dei titoli quotati soccorrono i “rating”, ovvero giudizi di merito, di cui si dirà più avanti, emessi da apposite agenzie.
- Prezzo: rappresenta la somma di denaro con cui uno strumento finanziario viene scambiato. Va osservato che in genere al prezzo vero e proprio dello strumento, quotazione nel caso di strumenti negoziati in borsa, generalmente preso in considerazione nella modellizzazione matematica, si aggiungono delle spese di negoziazione composte da commissioni bancarie, eventuali rogiti, bolli etc… Inoltre, nel caso di strumenti finanziari prezzati in valuta estera, bisognerà tenere conto anche del rapporto di cambio e del relativo rischio di variazioni dello stesso (c.d. “rischio di cambio”).
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Struttura a termine dei tassi d'interesse: modelli continui.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Aghilar |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Foggia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Vecchio ordinamento |
Relatore: | Andrea Di Liddo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 206 |
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