Il mercato dell'arte contemporanea: Europa vs USA

Il panorama internazionale del mercato dell'arte è da lungo tempo dominato da due grandi competitor che non sembrano temere rivali. I risultati raggiunti dalla due case d'asta sono sbalorditivi. In risposta ad una domanda di compratori sempre più esigente e affermata sul piano internazionale, i due colossi organizzano aste record per qualità e numero delle opere proposte. Christie's l'8 novembre, grazie all'asta "Impressionist and Modern Art", riesce a guadagnare $ 491 milioni (€ 385) con soli 78 lotti. Il mese di novembre vede avvicendarsi nella sede newyorkese di Christie's sei aste "Impressionist and Modern Art" e "Post-War & Contemporary Art" con un incasso totale di $ 866 milioni. Con questi risultati Christie's ottiene il 43% del fatturato mondiale rimanendo al primo posto nelle classifiche di Fine Art Auction (aste di belle arti). Dopo il 2004 infatti, anno in cui Sotheby's sembra non temere rivali con il 44% delle quote di mercato, è Christie's a svettare in cima alle classifiche.
Gli stessi movimenti artistici proposti nelle aste di Christie's vengono scelti anche da Sotheby's che realizza $ 476 milioni anche grazie ad alcune vendite record come il "Ritratto di Dora Maar" (1941) firmato Pablo Picasso che con $ 85 milioni diventa il secondo quadro più pagato mai venduto ad un'asta. Il primo posto spetta ancora alla vendita
record del 2004 "Garҫon à la Pipe" di Picasso con $ 93 milioni. Le case d'asta statunitensi vedono nel 2006 una vendita non inferiore ai 407 lotti milionari, 142 in più rispetto al 2005 e 318 rispetto al 1996. Oltre a monopolizzare il mercato delle case d'asta, esse detengono anche il record di vendite plurimilionarie. Secondo stime ArtPrice nel 2006, 842 delle 9.200 aste sono state tenute da una delle due maggiori case d'asta. Sotheby's e Christie's detengono infatti il 76% del fatturato globale di Fine Art.