Pubblica amministrazione e cooperazione sociale

La nascita dell’impresa cooperativa coincide con l’avvento della rivoluzione industriale, ma il solidarismo e la preoccupazione per i poveri datavano in verità da molto prima, da quando nel Medioevo le città svilupparono – a partire dall’ Italia - una struttura istituzionale inclusiva, in cui i rappresentanti dei ceti produttivi crearono a un tempo organizzazioni che amministravano in modo collaborativo i loro interessi e organizzazioni che si prendevano cura di coloro che non potevano, per varie ragioni, far parte dei ceti produttivi o che si trovavano in temporanea difficoltà (ospedali, orfanotrofi, conservatori). Tutto veniva coordinato in una rete di rapporti di mercato che armonizzava la vita interna della città, non marginalizzando a priori nessuno dei suoi membri e attivava scambi con l’esterno, aumentando la prosperità.
Quando si affermò la rivoluzione industriale nel corso del Settecento, si consolidò l’impresa capitalistica, sotto forma di società per azioni, in cui erano i soggetti detentori di capitale a contrattualizzare tutti gli altri fattori della produzione, pagando loro il minimo indispensabile per l’erogazione dei loro servizi e distribuendo tutto il sovrappiù come remunerazione del capitale anticipato.
Il luogo dove emersero i primi esempi di imprese cooperative non poteva che essere l’Europa, la culla della rivoluzione industriale, e fra i paesi europei una posizione di leadership nel movimento cooperativo venne ben presto raggiunta dalla Gran Bretagna, che era anche all’avanguardia della rivoluzione industriale. Poi nella metà dell’Ottocento le iniziative si infittirono anche in altri paesi europei nel settore agricolo, in quello dell’artigianato e della fabbrica, mentre nacquero cooperative di consumatori.
Entrando più nello specifico, oltre un breve cenno storico sull’impresa cooperativa, diciamo che lo sviluppo che negli ultimi vent’anni ha interessato il settore non profit nel nostro paese è un fenomeno estremamente complesso e in constante evoluzione, che sta provocando un serie diconseguenze di rilievo a livello sia economico che sociale.
La letteratura economica internazionale, a tal proposito, pare ormai concordare sul fatto che la crescente diffusione delle organizzazioni non profit sia da imputare essenzialmente alla nascita di bisogni sociali, che non riescono a trovare adeguata risposta né da parte della pubblica amministrazione né da parte delle imprese private.