Coaching e Sviluppo del Capitale Umano

Nato in America negli anni ’80, successivamente si diffonde in Europa soprattutto nelle sedi delle multinazionali americane. Negli anni ’90 anche le società europee, soprattutto quelle di orientamento commerciale ricorrono al Coaching, per motivare la propria struttura di vendita in periodo di recessione.

Negli ultimi anni si è sviluppata una maggiore sensibilità nei confronti di questo servizio, che viene considerato uno dei maggiori investimenti nel campo delle risorse umane, poiché offre maggiori garanzie d’efficacia rispetto alla formazione classica.

Il termine “coach” deriva dall’inglese medievale “coche” che corrisponde all’inglese moderno “wagon” (carro) o “carriage” (carrozza), infatti un coach formatore può essere assimilato ad un “vettore” che trasporta un individuo o un gruppo di persone in uno stato desiderato.

Il Coaching è una forma di miglioramento personale, in grado di far riconoscere, ad ogni essere umano le potenzialità e le abilità da sviluppare per raggiungere il massimo successo.

“Il successo è raggiungere quello che si desidera!” (Riberio, 2005:17). Robert Dilts definisce il Coaching come “il processo attraverso il quale si aiutano individui e gruppi di persone a raggiungere il massimo livello delle proprie capacità di performance” (Dilts, 2003:21).

Il Coaching pone molta importanza al “cambiamento generativo” che si basa sul raggiungimento di obiettivi specifici, “sul rafforzamento dell’identità e dei valori e sulla realizzazione di sogni” (Dilts, 2003:24), non sulla risoluzione di problemi e conflitti passati.

Il Coaching porta le persone a sviluppare nuove strategie di pensiero, grazie ad un approccio flessibile, realizzato attraverso l’apprendimento continuo ottenendo così prestazioni più efficaci. Lo scopo principale del Coaching è quello di aiutare le persone a costruirsi il futuro che desiderano e a sviluppare le abilità necessarie nel minor tempo possibile, perché quel futuro si realizzi.

Il Coaching è una tecnica che, a differenza delle altre tecniche psicologiche definisce gli obiettivi in modo congruente al funzionamento del cervello del cliente, permettendo di creare un rapporto sinergico tra coach e coachee che lavorano insieme per raggiungere gli obiettivi stabiliti in base alle richieste e alle aspettative avanzate dal coachee.

Infatti sulla base delle osservazioni emerse dai colloqui si stabilisce un programma che, attraverso un piano d’azione porta a raggiungere la meta desiderata.

“Il coach non sostituisce la persona nel prendere le decisioni, il suo ruolo è piuttosto quello di creare le condizioni affinché l’interessato trovi autonomamente il giusto orientamento.

Tale atteggiamento del coach farà acquisire alle persone consapevolezza e fiducia nei propri mezzi per imparare a gestire situazioni anche molto diverse” (Intonti, 2000:65).“E’ nel momento delle decisioni che si crea il tuo destino!” Anthony Robbins

In tal senso il coach è stato definito come un facilitatore del cambiamento attraverso un’attività di osservazione, ascolto attivo, feedback e stimoli precisi il coach conduce i soggetti alla crescita personale. Il coach interviene in qualsiasi area richiesta dal coachee, lavorando su tematiche sia personali sia di carattere professionale.