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Identificazione e tipizzazione molecolare di enterococchi vancomicina resistenti (VRE) nell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini

Cenni storici degli enterococchi

Il nome “entèrocoque” fu utilizzato per la prima volta in una rivista francese, pubblicata nel 1899 (Thiercelien, 1899) per enfatizzare l’origine intestinale di alcuni nuovi diplococchi gram-positivi. Negli stessi anni fu riportato un caso di endocardite causato da un organismo chiamato Micrococcus zymogenes, più in la nel tempo riconosciuto come enterococco emolitico.
Il nome Streptococcus faecalis fu coniato per la prima volta nel 1906 in occasione dell’ isolamento di un microrganismo da un paziente affetto da un endocardite: il nome faecalis era motivato dal fatto che il batterio era caratteristico della flora intestinale (Andrews et al., 1906). Negli anni successivi vari autori isolarono e descrissero altri batteri con le stesse caratteristiche dello S. faecalis utilizzando, per descriverli, diverse denominazioni (Streptococcus glycerinaceus, Streptococcus faecium). Per anni questa terminologia venne ignorata da molti autori e l’organismo fu sempre considerato essere lo stesso: S. faecalis. In una rivista del 1937 Sherman propose che il termine enterococco dovesse essere utilizzato per quei batteri che differivano dalle caratteristiche generali degli Streptococchi e che invece ricadevano nelle caratteristiche degli S. faecalis. Iniziò così un tipo di classificazione che teneva conto della differenza tra Streptococchi enterococcici e (Streptococchi) non enterococcici e che trovava una conferma con il sistema di classificazione sierologica di Lancefield del 1930, in cui gli Streptococchi enterococcici reagivano con l’antisiero di gruppo D, mentre gli altri streptococchi non enterococcici reagivano con i gruppi A, B, C, E, F o G.
Nel 1960 fu accettato e incorporato nella nomenclatura ufficiale la specie S. faecium (Murray, 1990).
Nel 1980, in base ad evidenze genetiche basate su ibridazione DNA-DNA e DNArRNA, fu proposto di creare un genere separato per questi organismi (Shleifer et al., 1984): il nome della specie, usato precedentemente per la nomenclatura, fu mantenuto ma fu preceduto dal nome Enterococcus al posto di Streptococcus.
Fino ad oggi 39 specie batteriche sono state incluse nel genere Enterococcus (https://www.bacterio.cict.fr/allnamestwo.html).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Identificazione e tipizzazione molecolare di enterococchi vancomicina resistenti (VRE) nell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Mustazzolu
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Biologia
  Relatore: Mirella Tronci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 101

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