Mappatura morfo-sedimentologica e classificazione degli impatti antropici presenti nelle praterie di Posidonia oceanica del Canale di Buccinara (Arcipelago di La Maddalena).

L’area è costituita da rocce granitoidi del batolite Sardo-Corso composto da corpi intrusivi messi in posto tra 320 e 280 Ma (Figura 5), rappresentati da masse tonalitiche, granodioritiche e monzogranitiche, cui hanno fatto seguito plutoni leucogranitici ed intrusioni filoniane (15, 17, 53). A questi si aggiunge una fascia metamorfico-migmatica legata anch’essa all’orogenesi ercinica, indotta dal contatto tra masse magmatiche intrusive e litologie preesistenti più antiche, con metamorfismo che aumenta di gradi da S-O verso N-E (14).

La tettonica post-ercinica si è sviluppata secondo due sistemi di faglie trascorrenti di età Oligo-Aquitaniana, NE-SW sinistre ed E-W destre, che hanno influenzato fortemente la morfologia e l’intero sistema idrografico della regione.

I promontori di Punta Sardegna, Punta Nera, Punta Palau e Capo d’Orso sono caratterizzati da facies monzogranitiche e di tipo inequigranulare, la cui orientazione è marcata da cristalli di forma allungata di feldspato potassico con inclusi femici. I fenocristalli di K-feldspato hanno un colore rosato, si trovano in bassa percentuale e misurano mediamente 1 cm circa. A questi si abbinano i litotipi del ricco corteo filoniano di carattere basico.

Le coperture mesozoiche sono rare e le più prossime si rinvengono a Golfo Aranci, mentre quelle Cenozoiche si ritrovano a Capo testa (Santa Teresa di Gallura) e, più estesamente, a Bonifacio (Corsica). Questi ultimi sono rappresentati prevalentemente da sedimenti marini miocenici, marnoso-arenacei fossiliferi, che poggiano su superfici di erosione del basamento cristallino.
Le facies quaternarie sono rappresentate principalmente da depositi collocabili nell’ultimo interglaciale, quali arenarie eoliche, beach rocks e paleo cordoni litorali, composti da ghiaie, sabbie e peliti.