Scenari web GIS 2.0
Caricamento asincrono del Layer Tree e salvataggi
Con il supporto agli scenari web GIS si aprono infinite possibilità di rappresentazione degli strati informativi, questa piacevole libertà impone d’altro canto un ulteriore aspetto da dover gestire e cioè il caricamento lato client di centinaia, se non anche migliaia di elementi sul Layer Tree.
Bisogna rendere possibile il caricamento di progetti contenenti un elevato numero di dati raster e vector sia ai client poveri di risorse, evitando di bloccarli con l’occupazione di una quantità di memoria considerevole, sia ai dispositivi con connettività limitata. La soluzione proposta sfrutta il caricamento asincrono degli strati informativi, in pratica, permette di non dover caricare all’avvio dell’applicazione tutto il contenuto del layer tree ma solo una parte, ad esempio le root folder, oppure le cartelle che nella precedente sessione erano state lasciate aperte, permettendo l’espansione successiva dei nodi. Grazie a questo espediente, durante uno dei tanti test di caricamento dati, siamo riusciti a gestire layer tree con più di 2500 strati informativi e molto probabilmente il limite è ancora di molto superabile.
Fatta questa premessa possiamo riprendere il discorso dei salvataggi asincroni. Il supporto ad un caricamento del Layer Tree asincrono d’altro canto complica la gestione delle operazioni perché, non dobbiamo dimenticare che la struttura ad albero necessita di tenere conto degli z-index associati ai suoi elementi, così da poter gestire correttamente la visualizzazione su mappa. Cosa succede quando si effettua un Drag&Drop fra un insieme di folder non ancora espanse (caricate)?
Normalmente in una situazione del genere i nostri algoritmi non saranno in grado di calcolare correttamente i nuovi z-index, a meno di qualche espediente…, visto che mancano le informazioni degli elementi non ancora espansi. Inoltre, i dati non ancora caricati potrebbero essere richiamati in un qualsiasi momento, portandosi dietro il loro vecchio indice di posizione non più adatto alla nuova disposizione. Alla luce di quanto appena detto, dovrebbe essere facile comprendere l’espediente adottato per risolvere i vari problemi legati alla fase di salvataggio delle operazioni: inserire nei memento solo le informazioni minimali per ricostruire le operazioni effettuate dal client lato servizi ed adottare una tecnica FIFO per l’invio seriale della sequenza di operazioni da salvare.
Lo stack dei servizi lavora a stretto contatto con il database geo-spaziale, all’interno del quale risiede l’intera struttura di dati che gli permette di conoscere lo stato completo dello scenario così da potergli applicare le opportune modifiche.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Scenari web GIS 2.0
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Informazioni tesi
Autore: | Nazzareno Sileno |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi della Basilicata |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Informatica |
Relatore: | Giansalvatore Mecca |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 66 |
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