La stabilizzazione dei versanti in frana mediante opere di ingegneria naturalistica: le strutture di sostegno in terra rinforzata.
Caratterizzazione geognostica del sito
Nella presente trattazione è stato messo in risalto l’importanza che detengono le campagne di indagini geognostiche, eseguite in funzione del tipo e della complessità dell’opera, e i sistemi di monitoraggio. La progettazione, la costruzione ed il monitoraggio di un’opera ingegneristica richiedono dati ed informazioni fisiche e meccaniche, sia delle singole parti che dell’intera struttura, sia delle zone adiacenti ed interagenti con essa. Per poter valutare e determinare le conseguenze dell’intervento sullo stato tensionale e sulla funzionalità dell’opera è necessario conoscere le proprietà geotecniche del terreno.
Inoltre, mediante l’osservazione dei risultati e dalla sperimentazione diretta è possibile ricondurre la realtà fisica ad un modello geotecnico. Gli scopi della formulazione del modello e dell’esecuzione delle indagini sono rivolti alla caratterizzazione del sito in oggetto, al fine di:
- verificare la reale fattibilità dell’opera in progetto:
- realizzare un’opera valida da un punto di vista tecnico-economico;
- individuare i più idonei processi costruttivi;
- valutare le conseguenze strutturali che può causare nelle aree circostanti;
- valutare il grado di sicurezza di opere esistenti o di situazioni naturali, dal punto di vista geotecnico, e progettare eventuali interventi di stabilizzazione.
Nello studio della stabilità dei pendii naturali e degli interventi di stabilizzazione è necessario porre l’attenzione sui rilievi superficiali, sulla storia evolutiva del versante, sull’eventuale presenza di movimenti, constatando le caratteristiche geometriche e cinematiche, e sui dati pluviometrici ed idrogeologici del sito in analisi.
Nel capitolo 6.3 delle NTC 2008, è descritta dettagliatamente la prassi da eseguire per lo studio della stabilità di un versante.
I fattori da considerare nella caratterizzazione di un pendio riguardano:
- le caratteristiche geomorfologiche;
- le proprietà fisiche e meccaniche dei terreni;
- la valutazione delle pressioni interstiziali e dell’acqua, in corrispondenza delle discontinuità;
- il peso proprio e i carichi applicati al pendio;
- i valori pluviometrici;
- la pericolosità sismica dell’area di interesse.
L’inquadramento geologico del versante è costituito dal rilevamento delle discontinuità del terreno, delle quali deve essere determinata la distribuzione spaziale, la frequenza e le caratteristiche. Inoltre l’analisi geomorfologica è rivolta anche alla conoscenza di movimenti franosi attivi o già verificatisi, nonché alla loro evoluzione, determinando tutte le caratteristiche necessarie all’individuazione. Sulla base del modello geologico vengono programmate le campagne di indagine geotecnica, che permettono la redazione del modello analitico del versante, finalizzate allo studio dell’intervento di stabilizzazione da effettuare. Le indagini relative la geometria del versante devono essere eseguite mediante un rilievo plano-altimetrico esteso ad aree circostanti lo stesso.
Lo studio geotecnico è rivolto a definire le seguenti caratteristiche:
- stratigrafia del versante;
- caratteristiche geomeccaniche;
- entità e distribuzione delle pressioni interstiziali nel terreno e nelle discontinuità;
- spostamenti plano-altimetrici di punti del pendio. Le tipologie di indagini che vengono adoperate sono riportate nella seguente tabella: In sito vengono effettuate:
- le prove penetrometriche dinamiche (SPT);
- le prove penetrometriche statiche (CPT);
- le prove penetrometriche con piezocono (CPTU);
- le prove scissometriche (Field Vane Test);
- le prove dilatometriche (DMT);
- le prove pressiometriche;
- le prove di carico su piastra (utilizzo superficiale);
- le prove geofisiche (cross-hole e down-hole);
- le prove geoelettriche. Le prove di laboratorio, aventi il fine di determinare i parametri meccanici, sono:
- le prove edometriche;
- le prove di taglio diretto;
- la prova triassiale;
- la prova triassiale consolidata-drenata;
- la prova triassiale consolidata-non drenata;
- la prova triassiale non consolidata-non drenata.
Il controllo ed il monitoraggio di un pendio o di un movimento franoso è fondamentale in tutte le fasi, dalla progettazione alla verifica della funzionalità dell’intervento di stabilizzazione realizzato; sono controlli riferiti principalmente allo spostamento di punti significativi del pendio o del corpo frana, da effettuare con una determinata periodicità ed in relazione al grado di pericolosità del fenomeno. La misura degli spostamenti, solitamente effettuata con inclinometri o estensimetri – strumenti che permettono di individuare le superfici di scorrimento e i punti più critici del pendio - è il parametro principale nel monitoraggio di una frana. Nel primo capitolo sono stati analizzati i parametri necessari per l’analisi di un movimento franoso, che si ottengono conducendo un’adeguata campagna di indagini geognostiche e dai quali è possibile individuare le cause del fenomeno di instabilità.
I risultati ottenuti e la verifica del fattore di sicurezza, ante e post intervento, consentono di optare per l’intervento di stabilizzazione più vantaggioso.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La stabilizzazione dei versanti in frana mediante opere di ingegneria naturalistica: le strutture di sostegno in terra rinforzata.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Ernesto Russo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi Guglielmo Marconi |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Stefania Lirer |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 157 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi