L'orazione In Olympia di Basilio di Seleucia, versione e commento
Caratteristiche delle omelie
Le omelie del corpus basiliano, frutto di un’intensa attività pastorale, sono di carattere esegetico e, come è stato dimostrato da Tevel, rispondevano perfettamente alle esigenze del calendario liturgico, esercitando così una grande influenza sullo sviluppo dell’omiletica bizantina. I componimenti sono dedicati al commento di passi tratti dal VT e dal NT e ad avvenimenti della storia biblica.
Basilio solitamente rappresenta tali avvenimenti in forma drammatica, attribuendo ai personaggi biblici monologhi e dialoghi.
A questo proposito, significativo è il fatto che Romano il Melodo, il grande autore di contaci del VI sec., si sia ispirato proprio ad alcuni di questi dialoghi per i suoi componimenti.
A più riprese, inoltre, si è cercato di dimostrare che le omelie sono non solo fonte di numerosi componimenti innografici posteriori, ma anche rifacimento di opere di altri autori. A questo proposito, però, è necessario ricordare che il genere esegetico imponeva certi schemi fissi, sia formali che contenutistici, ai quali bisognava attenersi e che non richiedevano doti di originalità, di cui peraltro gli antichi non si curavano.
Secondo Voicu la produzione omiletica di Basilio rivela un seguace moderato della scuola antiochena; Altaner e Stuiber, invece, sostengono che tale produzione, troppo ampollosa e retoricamente elaborata, abbia scarso valore nel campo dell’esegesi biblica e sia priva di importanza per la storia del sec. V. Mentre il giudizio cauto del primo può essere esteso a tutti i componimenti, quello degli altri due è troppo sommario e certamente, come vedremo, non riguarda l’omelia 27.
Per molti aspetti, infatti, quest’omelia rappresenta una vera eccezione all’interno del corpus basiliano: l’argomento è estraneo al genere esegetico, ma, come chiariremo in seguito, è strettamente pertinente alle funzioni episcopali del nostro Basilio e inoltre il tema, a differenza delle omelie esegetiche, non è avulso dalla realtà storico-sociale, anche se pochi sono gli elementi, interni ed esterni, che ci consentono di contestualizzare l’omelia, la quale sembra essere un unicum nella letteratura cristiana del pieno V sec.
Allo stato attuale delle nostre conoscenze, infatti, pare che nessun altro autore cristiano, abbia composto un attacco diretto contro i G.O.; attacco apparentemente ingiustificato, se si pensa che il cristianesimo era ormai la religione dominante, ma che trova la sua ragione nella difficoltà per i cristiani di liberarsi della pesante eredità pagana, di cui certamente gli spettacoli erano la manifestazione più evidente.
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L'orazione In Olympia di Basilio di Seleucia, versione e commento
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Informazioni tesi
Autore: | Patrizia Mancani |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Carmelo Crimi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 199 |
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