Indagine conoscitiva sugli impatti antropici nell'acquifero alluvionale del Fiume Jenga (Valle Vitulanese - Bn)
Caratteri idrogeologici dell’area fluviale
In questo capitolo saranno descritti i principali metodi di studio che mi hanno portato a redigere la carta piezometrica e descriverne le caratteristiche. Il lavoro è stato diviso in due parti, nella prima parte verranno presentati i dati sui pozzi acquisiti nell’area di studio; mentre nell’ultima parte, attraverso una prima consultazione della carta idrogeologica della provincia di Benevento, scala 1:100000, e in seguito alla ricostruzione della falda piezometrica, saranno esposte tutte le valutazioni sulle caratteristiche principali dell’acquifero nel tratto studiato.
Ricostruzione falda piezometrica
Il rilievo piezometrico ha lo scopo di ricostruire l’andamento della superficie piezometrica delle acque di falda. La superficie piezometrica rappresenta la distribuzione dei carichi idraulici di una falda in una determinata regione. Il livello piezometrico (figura 11) è misurato tramite tubi immessi in perforazioni del terreno (pozzi o piezometri) che raggiungono la zona satura. Tramite strumentazione (es. freatimetro) è misurata la distanza tra la superficie topografica e la superficie piezometrica (soggiacenza).
Il lavoro che mi ha portato a ricostruire la piezometrica passa attraverso tre fasi principali:
1. Ricerca dei pozzi;
2. Esecuzione delle misure;
3. Ricostruzione delle isopieze.
Fase 1 – Ricerca dei pozzi
La ricerca dei pozzi è avvenuta per lo più in campagna, sondando i terreni in destra e sinistra idrografica del fiume Jenga. Di particolare aiuto è stato Google Earth che mi ha permesso di individuare molti pozzi, tranne dove la vegetazione era fitta. Di poco aiuto, invece, è stata la carta topografica relativa agli anni 80 in cui ne erano presenti a malapena una decina. In totale, quindi, sono stati censiti 69 pozzi, 26 in sinistra idrografica e 43 in destra idrografica.
Fase 2 – Esecuzione delle misure
Le misure sono state eseguite nell’intervallo temporale compreso tra il 1 settembre 2015 il 14 ottobre 2015, in condizioni di tempo soleggiato, e in un orario che ha spaziato dalle ore 10:00 della mattina alle ore 16:00 del pomeriggio. Lo strumento utilizzato è stato il freatimetro, costituito da una piattina con due sottili fili in acciaio, marcata ogni centimetro ed un puntale elettrico all’estremità, che emette un segnale quando quest’ultimo tocca l’acqua.
Per ogni pozzo misurato sono stati registrati:
- Data di rilevamento
- Comune di appartenenza
- Quota topografica [m. s.l.m.]
- Latitudine del punto d’indagine
- Longitudine del punto d’indagine
- Misura del livello dell’acqua
- Diametro del pozzo
- Materiale pozzo
- Coltivazioni presenti
- Pendenza
- Litologia del terreno
- Foto del pozzo
Fase 3 – Ricostruzione delle isopieze
Una volta censiti i punti d’acqua e una volta che se ne è conosciuto il livello della falda è stato possibile ricostruire la carta piezometrica. Le carte piezometriche si possono tracciare mediante quattro metodologie fondamentali: 1.metodo del triangolo (interpolazione grafica), 2. utilizzo di un software di interpolazione, 3. costruzione del reticolo di flusso, 4. simulazione mediante modello numerico. Per questo lavoro mi sono affidato al metodo della triangolazione. Le misure effettuate sono state interpolate collegando tutti i singoli pozzi, in modo da creare tanti triangoli il più equilateri possibile. Consideriamo ad esempio il triangolo di figura 12, ai vertici abbiamo i pozzi numero 5, numero 6 e numero 9.
A fianco del numero di ogni pozzo scriviamo la quota del livello di falda. Sappiamo, ad esempio in questo caso, che l’acqua defluirà da 9 verso 5 e 6 e da 6 verso 5. Per trovare la direzione precisa del deflusso dobbiamo trovare, lungo i lati, le distanze metriche intermedie.
Per farlo possiamo usare il metodo del doppio triangolo o la proporzione:
Δh : l = x : 1m
dove Δh è la differenza di altezza piezometrica all’interno dei due pozzi presi come vertici del lato [m]; l è la distanza tra i due pozzi sulla carta topografica (la lunghezza del lato) [cm] o [mm]. In questo modo ricaviamo x, in altre parole la lunghezza in cm su cui si distribuisce una differenza di carico di un metro. Dovendo plottare solo i numeri interi, se necessario, utilizziamo ulteriori proporzioni.
Ad esempio, per plottare le misure sul lato 96, utilizzeremo, come misure intermedie 66m, 65m, 64m, 63m, 62m, 61m, 60m, 59m e 58m. Per conoscere dove sarà l’altezza della falda di 66m, partendo da 66,6m, dobbiamo conoscere su quanti centimetri si distribuisce la perdita di carico di 0,6m. Per questo utilizzeremo la stessa proporzione, non con 1m, bensì con 0,6m. Conclusa questa operazione facciamo lo stesso per gli altri due lati, dopodiché uniamo i punti ad uguale potenziale, ottenendo rette equipotenziali o isopiezometriche (figura 13).
La direzione di deflusso sarà quella perpendicolare a queste rette, e sarà definita “direttrice di flusso”, con verso rivolto al basso piezometrico. Compiendo la triangolazione per tutti i punti di misura disponibili, potrò tracciare tutte le isopieze e quindi ottenere la rappresentazione della superficie piezometrica.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Indagine conoscitiva sugli impatti antropici nell'acquifero alluvionale del Fiume Jenga (Valle Vitulanese - Bn)
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Stefano Caporaso |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi del Sannio |
Facoltà: | Scienze e Tecnologie |
Corso: | Scienze e Tecnologie Geologiche |
Relatore: | Libera Esposito |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 183 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi