Analisi sperimentale dell'influenza della pressione in un microcombustore ibrido

In un motore a propellenti ibridi è possibile controllare solo il flusso di massa ossidante, in quanto non è possibile agire direttamente sul flusso di combustibile.
Esso viene infatti a dipendere da una lunga serie di fattori, come per esempio la lunghezza del grano, il numero di Reynolds, il numero di Stanton, lo scambio termico convettivo ma soprattutto il diametro della perforazione.
Molti di questi parametri, oltre a non essere controllabili o stimabili a priori, hanno una spiccata dipendenza dal tempo: infatti lo stesso diametro della perforazione varia durante tutta la missione, così come il valore della rb è influenzato da tale diametro, la cui variazione dipende a sua volta dal valore della velocità di regressione stessa. Tutto questo fa si che il punto di funzionamento di un propulsore ibrido non sia fisso nel tempo.
E’ chiaro, quindi che prevedere le prestazioni di un propulsore di questo tipo allo scopo di ottenere un dimensionamento di massima del sistema, è un procedimento molto più complesso rispetto alle controparti a solido e a liquido, così come la stabilizzazione di tale punto di funzionamento, al fine di minimizzare le variazioni di spinta non desiderate durante la missione.