Corporate Social Responsibility: indicatori di Corporate Social Performance

Negli anni '80 si nota una crescita dei temi alternativi collegati a CSR così come numerose ricerche empiriche su questi temi.
In questo periodo temporale prendono corpo il concetto di Corporate/Business Ethics, la Teoria degli stakeholder e si ha in contemporanea uno sviluppo nella Corporate Social Performance, entrata in scena già negli anni '70.
Il concetto di Corporate/Business Ethics è presentato da Frederick nel 1986, dove l'attenzione si sposta sulla cultura etica aziendale, o come chiamata dallo stesso autore Corporate social Rectitude (CSR3).
La Business Ethics o Etica degli affari indica quell'insieme dei principi, regole e norme etiche che guidano l'agire quotidiano delle imprese. Questa definizione che, nasce in un contesto in cui si cerca di giustificare l'approccio alla CSR, porta con se il presupposto dell'esistenza di teorie etico - comportamentali non solo nell'ambito personale ma anche in quello economico. Le imprese cioè, devono rispettare norme e regolamenti legali, ponendo attenzione a non ignorare quelle etiche alla base della convivenza sociale; è importante rilevare poi come gli studiosi di Business Ethics negli anni recenti, si siano maggiormente concentrati su come il management debba definire i criteri strategici della gestione delle imprese, sempre tenendo a mente di operare secondo principi morali comunemente riconosciuti, piuttosto che andare a indagare quali principi base della società e del sistema economico portino a risultati ritenuti equi da tutti.
In secondo luogo deve essere esposta sinteticamente la Teoria degli stakeholder.
Questa nasce come esempio di teoria imprenditoriale con lo scopo di aiutare il management all'interno della singola impresa, ad affrontare situazioni nuove e incerte riguardanti i gruppi di stakeholder interessati sempre di più alle performance aziendali.
Individuando i vari individui (fisici e giuridici) verso cui l'impresa deve adottare comportamenti responsabili, si arriva a definire anche i meccanismi attraverso i quali un'impresa può dirsi legittimata nel suo operare da questi gruppi di individui.
A tal riguardo bisogna citare lo studioso Freeman, che proponendo l'applicazione della Teoria degli stakeholder alla responsabilità sociale d'impresa, diede anche una definizione al termine stakeholder, tuttora considerata come una delle più rappresentative. Secondo l'autore, infatti, un portatore d'interesse è colui che "può avere un influsso o è influenzato dal raggiungimento dello scopo di un'organizzazione" (Freeman, 1984). La Teoria degli stakeholder ebbe implicazioni anche nella Business Ethics, poiché le imprese devono considerare gli specifici e a volte differenti valori di ogni singolo stakeholder.
Come già accennato all'inizio del paragrafo, negli anni '80 il legame tra Corporate Social Responsibility e Corporate Social Performance diventa più forte grazie allo sviluppo di quest'ultimo termine. L'attenzione si sposta dalle funzioni ai processi, non si guarda più solo ai comportamenti intesi come funzioni di un determinato risultato quanto ai processi con cui le imprese fronteggiano le sfide quotidiane e che sono messi in atto al fine di raggiungere gli obiettivi senza danneggiare i propri stakeholder.
L'approccio alla CSP dunque ha come punto fondamentale la ricerca della legittimità sociale e la messa in atto di processi al fine di dare un'adeguata risposta e un'adeguata soluzione ai problemi sociali.