Dimensioni della moralità e dello status sociale nel bullismo e cyberbullismo
Bullismo e status sociale
Un obiettivo importante per gli adolescenti è quello di stabilire relazioni con i coetanei e di acquisire un senso di appartenenza entro il gruppo dei pari. Godere del favore dei compagni significa disporre di preziose opportunità sociali, mentre il rifiuto porta all’esclusione dalle attività collettive.
Diversi studi dimostrano che i bulli hanno una popolarità che rientra nella media, o poco al di sotto di essa e sono spesso circondati da un gruppo di due o tre coetanei sostenitori.
Un'obbiettivo del bullismo oltre la popolarità, consiste infatti, nell'aumento dello status sociale attraverso le aggressioni (Sijtsema, et al., 2009). Tuttavia, una distinzione può essere fatta tra due tipi di popolarità.
La popolarità sociometrica o preferenza sociale, che indica il grado in cui un bambino piace o non piace ai suoi compagni ovvero il livello di accettazione dei pari (Cole, Dodge, & Coppotelli, 1982).
La popolarità percepita, invece, si riferisce allo stato sociale in termini di potere sociale, impatto e visibilità. Essa corrisponde alla percezione della reputazione sociale di un bambino da parte dei suoi compagni (Prinstein & Cillessen, 2003). In uno studio con gli adolescenti, Parkhurst e Hopmeyer (1998) hanno dimostrato che l'aggressività è positivamente correlata con la popolarità percepita, ma non necessariamente con la popolarità sociometria.
Anche quando non sono "ben accettati" gli adolescenti aggressivi sono generalmente di status elevato, definito come livello elevato di popolarità percepita dei pari (Prinstein & Cillessen, 2003). I bambini con popolarità sociometrica sono solitamente gentili, affidabili, cooperativi, e socievoli.
Quelli classificati come "perceived popolar" possono presentare due profili: atletici, disinvolti, e gentili (se sono anche popolari sociometrici) da un lato, ma anche dominanti, arroganti e fisicamente aggressivi e relazionale dall'altro (La Fontana & Cillessen, 2002; Rose, Swenson, & Lockerd, 2003).
Quindi, anche se gli studenti con popolarità sociometrica (e percepita) sono generalmente pro-sociali, il comportamento di individui con popolarità percepita ha una componente antisociale aggiunta, che può manifestarsi attraverso fenomeni di bullismo. I bulli, generalmente, presentano alti livelli di status e potere e sono "al centro" del gruppo dei pari, il che implica un impatto molto influente sui suoi membri (Cillessen & Mayeux, 2004).
La psicologia sociale, ha dato una chiara spiegazione di questa dinamica, mostrando che gli esseri umani hanno bisogno di interagire con gli altri e che la privazione di contatti umani è traumatizzante (ad esempio, Baumeister e Leary, 1995). Il bisogno delle persone di appartenere a un gruppo crea una forte paura di essere esclusi e un forte desiderio di essere inclusi.
Indirettamente, i bambini aggressivi fanno affidamento su questi due sentimenti per manipolare il gruppo. Il fatto che i membri del gruppo agiscano in modo aggressivo nei confronti di una vittima per paura è dimostrata da numerosi studi.
Per esempio, anche se molti studenti non pensano che il bullismo sia giusto (Rigby e Slee, 1991), la maggior parte di essi non riesce a sostenere la vittima, quando si verifica un atto di bullismo (Sutton & Smith, 1999).
Questa discrepanza tra atteggiamenti anti-bullismo e comportamenti pro-bullismo suggerisce che la maggior parte degli studenti non sente la necessita di impedire tale l'aggressione. I bulli danno anche l'opportunità ai membri del gruppo di sentirsi ancora più accettati all'interno di esso.
Comportandosi aggressivamente o dicendo cose spiacevoli nei confronti di una vittima, gli appartenti a un gruppo si “rinforzano” a vicenda, facendo sì che diventi una cosa "alla moda" da fare, un modo per "vantarsi" di fronte agli altri e di rafforzare il proprio senso di appartenenza al gruppo (Cillessen & Mayeux, 2009).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Dimensioni della moralità e dello status sociale nel bullismo e cyberbullismo
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Riccardo Gentile |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Gianluca Gini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi