Gli eroi bambini del ''Corriere dei Piccoli'' e la fascistizzazione dell'infanzia (1933-41)
Brio Balilla e Balilla
Altri autori che facevano parte del gruppo di vignettisti del Corriere dei Piccoli furono: Attilio Mussino, Guido Moroni Celsi e Vittorio Cossio.
Attilio Mussino, noto illustratore, che si firma semplicemente con il nome “Attilio”, incominciò a collaborare con il Corriere dei Piccoli sin dalla sua nascita nel 1908, creando Bilbolbul e nel 1934 Balilla.
Balilla era il soprannome dato al bambino che, con il lancio di una pietra nel 1746 diede inizio alla rivolta nel quartiere genovese di Portoria contro gli Austro - piemontesi. La popolazione venne incitata dal ragazzo a sollevarsi attraverso il lancio di un sasso contro le truppe austro-piemontesi che occupavano la città.
La sua figura fu enfatizzata, in chiave fortemente patriottica, nel ventennio dell'era fascista, anche attraverso la creazione dell'Opera Nazionale Balilla.
Nel 1923 a Milano uscì Il Giornale dei Balilla, periodico ufficiale dei gruppi balilla. Non riuscì però ad ottenere lo stesso successo del Corriere dei Piccoli, al quale si ispirava per la parte grafica.
Nel 1925 il giornale si trasforma in supplemento del quotidiano fascista Popolo d'Italia abbreviando la testata in Il Balilla, e tale rimase anche quando il giornale divenne nel 1931 l'organo dell'Opera Nazionale Balilla.
Sappiamo come fosse costante la preoccupazione del fascismo di istruire i giovani e pertanto questo giornale sviluppò scritti di carattere storicopolitico, tesi ad esaltare le glorie italiane e le realizzazioni del fascismo.
Ricordiamo che anche la scuola educava i giovani a comprendere e vivere il clima storico creato dalla rivoluzione fascista e come la storia del Regime guardasse ai valori del passato per avere un supporto documentato. Quello che non offriva la scuola lo proponeva l’O.N.B. in tutte le sue manifestazioni.
Esaminiamo ora le avventure di Brio Balilla, creato nel 1934 da Guido Moroni Celsi che ne ha curato sia i disegni che i testi. Egli firma con la sigla del nome seguto da un punto. Il doppio cognome e scritto tutto attaccato rispettando la lettera maiuscola iniziale di entrambe. La lettera “i” di Celsi finisce con un ghirigoro orientato verso il basso. La lettera “G” del nome è schematizzata e la parte superiore continua includendo così i due cognomi. Egli è sempre pronto a prodigarsi a favore dei deboli e dei bisognosi in cerca di aiuto.Pur non avendo la stessa forza morale di Balilla, in quanto non è supportato da alcun riferimento storico, egli segue i dettami del Regime i cui caratteri generali erano: prassi e pensiero.
Il n. 17 del Corriere dei Piccoli, datato 29 aprile 1934, Anno Fascista XII presenta un’azione tempestiva compiuta da Brio Balilla.
La tavola è suddivisa in otto riquadri rettangolari con impaginazione geometrica e costante. Il montaggio rispetta la relazione orizzontale delle vignette nella forma e nella grandezza. L’ambientazione dei riquadri è esterna. I colori sono vivaci e occupano tutto lo spazio delle vignette. Le immagini e i personaggi sono inseriti in campo totale. In queste tavole autoconclusive con didascalie in rima alternata ABAB, Brio, sta correndo veloce su di un grande monopattino rosso, quando, all’improvviso sente un grido e un ruggito spaventoso. Un leone è fuggito dal circo e si trova ora sulla piazza. Tutti fuggono spaventati.
“Ma il Balilla prontamente / (poiché il cuore non gli trema) / ha trovato un eccellente/cinegetico sistema”.
Brio, vestito con la tipica uniforme dei Balilla, è un ragazzo biondo, alto, snello e muscoloso. Un vero esempio di italiano fascista, intrepido e pieno di coraggio che, di fronte al pericolo, non si perde d’animo ma escogita subito qualcosa per risolvere velocemente il problema. Egli infatti trova un sistema “cinegetico”. Questo termine fa riferimento all’arte della caccia con i cani usato dagli antichi Greci in cui si faceva uso di reti o di rapaci per catturare gli uccelli che venivano da loro attaccati.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Gli eroi bambini del ''Corriere dei Piccoli'' e la fascistizzazione dell'infanzia (1933-41)
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Informazioni tesi
Autore: | Eleonora Cocciolo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | SCRITTURE GIORNALISTICHE E MULTIMEDIALITA' |
Relatore: | Mario Oronzo Spedicato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 155 |
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