3(D)o it yourself: dallo user generated content allo user generated object

Con l'espressione stampa tradizionale si intende un processo che viene utilizzato per riprodurre testi e immagini in più copie; mediamente viene utilizzato dell'inchiostro su carta e una pressa per la stampa. Il processo è industriale, su larga scala, ed è una parte essenziale dell'editoria.
Andrò ora a raccontare brevemente la storia dell'evoluzione della stampa.
Agli albori della storia della stampa, troviamo la dinastia Tang in Cina, primi fra tutti ad introdurre blocchi di legno dove singoli fogli venivano impressi per mezzo di matrici in legno su cui erano intagliati testi o illustrazioni.
La scoperta dei caratteri mobili, sviluppata da J. Gutenberg nel quindicesimo secolo, ha dato inizio ad una progressiva evoluzione del medium. Gutenberg utilizzò per primo inchiostri a base oleosa, sostanza che aveva un effetto più duraturo rispetto agli inchiostri precedentemente utilizzati che avevano basi più acquose. I sistemi tecnologici che vennero applicati, durante la prima rivoluzione industriale, in campo tipografico, facilitarono ulteriormente la riproduzione in copie di libri e riviste portando così ad un mutamento dell'organizzazione sociale dei sistemi simbolici garantendo ad un numero sempre crescente della popolazione la possibilità di leggere.
Durante l'epoca dei lumi iniziò una frenetica inventiva che sfociò nella prima rivoluzione industriale. Anni in cui venne creata dalla società americana Monotype la prima macchina per la composizione tipografica meccanica, chiamata Linotype arrivando fino a creare il primo e più famoso font: Times Roman.
Per tutto il '900 si assiste, quindi, ad un velocissimo processo di trasformazione nella stampa: dalla prima stampante a matrice ad aghi, introdotta nel 1970, per opera di Centronics, passando per quella a getto d' inchiostro, e inchiostro solido fino alla prima stampante laser commerciale da tavolo disponibile da Canon nel 1982.
Ad oggi i sistemi digitali e le procedure si sono semplificati ulteriormente grazie all'introduzione di programmi che hanno tradotto in linguaggi standard la descrizione delle pagine, indipendentemente dal modello di stampante: i più diffusi sono Postscript di Adobe Systems ed il Printer control Language di Hewlett Packard. In pratica le applicazioni codificano nel linguaggio specifico le pagine da stampare, senza curarsi di quale dispositivo di output è utilizzato, il codice è poi interpretato dal processore della stampante.
Alla fine degli anni '80 nasce l'editoria elettronica.
Tutto quello che veniva realizzato da un grafico di una tipografia, impaginazione, scontornature, montaggio, controllo del colore di stampa poteva finalmente essere fatto in tempi rapidissimi dal computer.
Ad oggi tutte queste operazioni, possono essere eseguite in tempo reale dal computer di casa collegato con una periferica di stampa.
Con l'evoluzione delle tecnologie abbiamo cercato di ridefinire il concetto di stampa, perché non solo immagini e testi possono essere riprodotti, ma le nuove stampanti 3D ci permettono di diventare veri e propri designer, e di stampare direttamente i nostri prodotti finiti.