Contributo alla ricostruzione delle proporzioni del cane in Etruria: analisi di testimonianze archeologiche ed iconografiche

Gli zoologi classificano il cane nella famiglia dei Canidi e nel genere Canis, insieme ai suoi parenti più prossimi, quali: il lupo, la volpe e lo sciacallo. Malgrado le innegabili affinità con questi, solo il cane fu addomesticato dai nostri antenati. Pare così perfettamente appropriato l’appellativo di familiaris (di casa) che, il grande classificatore di animali Linneo, aveva attribuito a questa creatura. Sin dall’antichità il destino del cane e quello dell’uomo sono strettamente intrecciati, come raccontano molti scrittori classici e testimoniano numerosi esempi di arte figurativa provenienti soprattutto dal mondo greco, romano ed etrusco. A questa documentazione si aggiungono anche i ritrovamenti archeologici di resti e tombe di cane, attentamente studiati, negli ultimi anni, dall’archeozoologia. Senza dubbio, colui che per primo intuì l’importanza dei resti faunistici nel contesto archeologico, fu Pellegrino Strobel. Per quanto riguarda gli studi sulle faune nel periodo etrusco abbiamo, la rivista “principe”, , che dedicò per la prima volta nel 1972 un articolo riguardante resti animali provenienti da contesti archeologici, tra cui vi è un importante lavoro sul cane. In questo ambito si ricorda anche il corposo articolo di O. Keller, dedicato interamente alla identificazione delle razze canine diffuse nel mondo antico. Anche nei passi degli autori classici ritroviamo riferimenti a cani e lupi. Di questa grande quantità di informazioni provenienti dalle fonti classiche se ne occupò, in particolare, C. Mainoldi. Circa 15000 anni fa il lupo viene addomesticato dando origine al cane. La domesticazione è un processo che consiste nell’isolare un gruppo di individui dalla specie selvatica di appartenenza. Vengono selezionati mediante incroci per ottenere caratteristiche morfologiche, fisiologiche e attitudinali ben precise, sulla base di criteri economici, culturali ed estetici. È possibile che vari tentativi di addomesticazione siano avvenuti più volte e in differenti luoghi in passato e che, questi, abbiano portato alla formazione dei primi ceppi di fondatori, da cui si sono originate le prime razze di cani.