L'adolescente e la famiglia: linee teoriche e verifica empirica

Quando si parla di attaccamento risulta di fondamentale importanza sottolineare il contributo di uno dei maggiori teorici sull’argomento.
John Bowlby psicoanalista e psichiatra infantile britannico, al quale si è già più volte accennato nel precedente paragrafo, nasce nel 1907 ed elabora la teoria dell’attaccamento.
Egli riuscì a dimostrare come i legami di attaccamento, siano presenti non solo durante l’infanzia ma anche nell’età adulta.
Questo gli permise di abbandonare il termine “bisogno di dipendenza” di origine prettamente psicoanalitica e di analizzare l’evento del distacco in una chiave di lettura più ampia che si discosti del tutto dalle teorizzazioni della psicoanalisi classica.
Nel 1980 l’autore tenne, negli Stati Uniti, una conferenza sull’essere genitori” considerato come un ruolo sociale indispensabile. Bowlby riteneva che essere genitori non era affatto un compito semplice in quanto richiedeva dedizione e attenzione ventiquattro ore al giorno.
Nei primi mesi di vita del bambino, il legame di attaccamento è visto come la risultante di un preciso e in parte programmato sistema di schemi comportamentali che in un ambiente considerato normale ha l’effetto di mantenere il bambino in prossimità con la figura materna.