Il Giano Bifronte della tecnologia: produzione, economia e dignità dell'uomo
Body burden: you are what you eat!
Federico Rampini è del parere che possiamo fuggire lontano dalla città e dallo smog, dedicarci a una vita salutista in campagna, smettere di fumare, mangiare solo prodotti dell’agricoltura biologica, ma c’è una discarica di rifiuti tossici da cui non riusciremo ad allontanarci mai: è il nostro corpo!, e ne parla a proposito del leader ambientalista californiano Michael Lerner che a 59 anni ha scoperto con un particolare esame di essere una pattumiera ambulante, come ognuno di noi del resto…Nel suo organismo si erano accumulate ben 101 sostanze chimiche altamente velenose: dall’arsenico alle diossine, dal piombo al mercurio. Ed è stato semplice accumularle con gesti naturali, fisiologici e quotidiani: mangiando, respirando, bevendo e vestendosi. Lerner è un cittadino della verde e ventilata Baia di San Francisco, non vive a ridosso di impianti energetici o discariche di rifiuti tossici.
È il nostro body burden – termine coniato dalla US Environmental Protection Agency – il carico che ci portiamo dietro senza saperlo.
Delle 90 sostanze chimiche di origine industriale che il nostro body burden accumula, 76 sono cancerogene, le altre sono in grado di causare disturbi nervosi, malattie cardiovascolari e ormonali, sterilità.
Nel corpo di Lerner sono state trovate sostanze tossiche messe al bando nel 1976 negli USA, ergo, le aveva assorbite da bambino: il nostro corpo funziona da discarica-container per tutti quei rifiuti che non possono essere riciclati o distrutti.
Charlotte Brody, altra ambientalista sottopostasi al test, vegetariana da 20 anni, con una dieta a base di prodotti esclusivamente agro-biologici, si è vista catalogare nel sangue e nelle urine, dai medici del Mount Sinai Hospital, ben 85 veleni chimici di origine industriale, ciò sta significare che nemmeno lo stile di vita più sano ci può proteggere visto che la nostra contaminazione ha origine nel grembo materno.
Una ricerca del Center for Desease Control ha rilevato che certi pesticidi si trovano depositati nel sangue dei bambini in percentuale doppia rispetto a quella degli adulti. Le sostanze tossiche entrano in contatto con il nostro organismo nell’infanzia, perché utilizzate nella fabbricazione di giocattoli, nell’adolescenza attraverso prodotti di cosmesi e igiene intima.
Per la scrittrice di scienze Francesca Lyman avevano ragione i nostri nonni quando dicevano: you are what you eat!, siamo tutto ciò che abbiamo mangiato, bevuto, respirato, odorato e toccato durante la nostra vita, anche senza volerlo o saperlo.
Jeannie Rizzo, direttrice del Breast Cancer Fund non vuole assolutamente che queste scoperte ci inducano alla rassegnazione, la reazione giusta è avere regole più severe, più controlli sull’industria chimica, sull’agricoltura e sui prodotti alimentari, per fare rispettare i divieti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il Giano Bifronte della tecnologia: produzione, economia e dignità dell'uomo
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Informazioni tesi
Autore: | Ornella Lodin |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Gaetano Vittone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 436 |
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