La Blockchain come strumento di marcatura temporale per grandi quantità di dati
Blockchain e Bitcoin
Le parole chiave per capire la Blockchain sono immutabilità, distribuito, trasparenza, crittografico e sicuro.
Viene definita come la tecnologia del web 3.0, la nuova internet, l’internet delle transazioni o del valore e non si tratta solamente di un nuovo tipo di tecnologia o di un nuovo protocollo di comunicazione, che passa da un sistema centralizzato a uno distribuito (Figura 7) ma si parla di un cambio di paradigma, verso un nuovo concetto di Trust, la Blockchain è il nuovo paradigma per la gestione delle informazioni e del digitale che permette di garantire la reale immutabilità dei dati, garantendone la storia e dunque immunità dalla corruzione.
Estrapolata dal suo contesto la Blockchain può essere utilizzata in tutti gli ambiti in cui è necessaria una relazione tra più persone o gruppi di cui ci sia la necessità di preservare la storia delle transazioni.
La metodologia della Blockchain può garantire il corretto scambio di titoli e azioni, può sostituire un atto notarile o i sistemi di votazione, ridisegnando il concetto di seggio elettorale permettendo nuove forme di democrazia, proprio perché ogni transazione viene sorvegliata in modo trasparente da una rete di nodi che ne garantiscono la correttezza e se desiderato possono mantenere l’anonimato.
Nel nostro caso vedremo come utilizzare la Blockchain come mezzo per poter rendere legalmente validi i reperti informatici, nello specifico ci concentreremo sui log di sistema in formato testuale, in quanto sono i più discussi in ambito probatorio per la loro poca valenza.
La Blockchain rende possibile questo in quanto il suo funzionamento si basa sulla combinazione di “Firma Digitale” e “Marca Temporale”.
Le transazioni, cioè le operazioni svolte, sono firmate digitalmente garantendo che il mittente e il destinatario siano identificati in modo univoco e nel momento in cui la transazione viene validata, essa viene marcata temporalmente su di un registro condiviso da tutti i nodi e reso irreversibile.
Parlando di Blockchain spesso la si associa al Bitcoin, ma Bitcoin e Blockchain non sono la stessa cosa. Tuttavia, sono strettamente connesse.
Quando Bitcoin è stato rilasciato come codice open source, la Blockchain è stata avvolta insieme nella stessa soluzione. Dato che Bitcoin è stato il primo protocollo ad utilizzare la Blockchain, spesso si utilizza inavvertitamente il termine "Blockchain" per intendere il “Bitcoin”.
Bitcoin è un tipo di moneta digitale non regolamentata da enti istituzionali, che è stata creata nel 2008 da un programmatore anonimo, conosciuto con l’alias di Satoshi Nakamoto. Questo tipo di moneta è definita la prima "cryptocurrency" (cripto-moneta), ed è stata creata con l'intenzione di escludere i controlli monetari del governo27 e semplificare le transazioni online eliminando o riducendo in modo drastico28 le commissioni verso gli intermediari.
Naturalmente, la realizzazione di un sistema economico, che vuole sostituire i metodi tradizionali di pagamento, deve garantire rispetto ai metodi tradizionali almeno lo stesso livello di sicurezza delle transazioni, un obbiettivo ottenibile tramite un uso intensivo delle funzioni di hash crittografiche.
Le transazioni Bitcoin vengono memorizzate e trasferite utilizzando un registro distribuito su di una rete peer-to-peer aperta, pubblica e anonima.
Blockchain è la tecnologia di base che mantiene il registro delle transazioni Bitcoin. Semplificando si può paragonare la Blockchain ad un sistema operativo mentre il Bitcoin è una applicazione che sfrutta la rete Blockchain.
Nello specifico la rete Bitcoin è anonima, lo scambio di monete avviene tra indirizzi pubblici di wallet, cioè di portafogli elettronici accessibili tramite un account, dove non è possibile o almeno non in modo immediato, collegare un indirizzo ad una persona fisica, la quale può disporre anche più portafogli e indirizzi.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La Blockchain come strumento di marcatura temporale per grandi quantità di dati
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Informazioni tesi
Autore: | Maurizio Fortunati |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze e Tecnologie |
Corso: | Sicurezza dei Sistemi e delle Reti Informatiche |
Relatore: | Nello Scarabottolo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 67 |
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