La finanza comportamentale applicata al pricing delle opzioni
Black-Scholes comportamentale
Nella mia analisi oltre al modello di Black Scholes e il modello di Heston, propongo un modello di Black Scholes modificato in base alla teoria prospettica comportamentale basata sul paper “Wolff et al (2007)”.
La politica dei prezzi nei mercati finanziari è stato tradizionalmente spiegata assumendo che gli investitori fossero razionali. Essi aggiornano correttamente il loro credo quando ricevono nuove informazioni e in base al loro credo fanno delle scelte che massimizzano la loro utilità attesa. Negli ultimi due decenni, tuttavia, la letteratura sulla finanza ha accumulato un gran numero di osservazioni di apparenti anomalie rispetto alla teoria dell'utilità attesa. È stata considerata la possibilità che alcuni partecipanti al mercato si comportano in modo meno razionale e, di conseguenza, i prezzi potrebbero discostarsi da quelli previsti dal quadro utilità attesa.
Negli anni 1990, la letteratura sulla finanza ha ricominciato a esplorare alcuni concetti psicologici per poter spiegare meglio il comportamento degli operatori di mercato come un separato campo della ricerca. La maggior parte della ricerca sulla finanza comportamentale si è focalizzata sui mercati azionari e ha tentato di spiegare, tra gli altri, fenomeni come il sotto e sovrapprezzo, entusiasmo eccessivo e aspettative miracolose seguite poi da fasi di panico, premio al rischio derivante dalla differenza tra attività rischiose e tasso privo di rischio, la preferenza per i dividendi in contanti e la tendenza a vendere azioni quando stanno salendo piuttosto che quando stanno scendendo.
All'interno del paradigma della finanza tradizionale, il modello utilizzato più frequentemente per determinare il valore delle opzioni è basato sulla teoria di Black e Scholes (1973). Questa teoria si basa su un portafoglio privo di rischio di azioni e un'opzione call su quella azione. È stato osservato che i prezzi delle opzioni negoziate sistematicamente si discostano dal valore calcolato dalla teoria di Black Scholes. Una spiegazione di questo scarto deriva dal mettere in discussione gli assunti della teoria. Un'altra spiegazione si basa sul fatto che il portafoglio considerato nella teoria di Black Scholes non è privo di rischio e, pertanto, gli aspetti comportamentali di (potenziali) investitori in opzioni possono interferire con il processo di pricing di un'opzione.
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La finanza comportamentale applicata al pricing delle opzioni
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Informazioni tesi
Autore: | Luca Grimaldi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Giovanna Zanotti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 64 |
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