Analisi delle sollecitazioni nei rivestimenti in conglomerato bituminoso delle dighe in terra: un caso studio: ''Diga Del Menta''

Il bitume è utilizzato nell'edilizia per la realizzazione di guaine di impermeabilizzazione e come combustibile per la produzione di energia elettrica e per l’alimentazione di processi di produzione industriali, anche se la maggior parte della sua produzione viene impiegata per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture di trasporto.
Dalla miscelazione in impianto di bitume e aggregati lapidei si ottengono i conglomerati bituminosi che, presentano composizione e comportamento reologico notevolmente complessi.
Essi sono infatti materiali a tre o addirittura a quattro fasi (aggregati, bitume, aria e in alcuni casi acqua), solo macroscopicamente omogenei, soggetti durante il loro ciclo di vita a condizioni ambientali e di sollecitazione variabili che ne determinano una graduale evoluzione.
Le loro caratteristiche meccaniche e di durabilità dipendono pertanto dalle interazioni e dai rapporti quantitativi tra le fasi e dalle proprietà degli aggregati lapidei e del bitume.
Il conglomerato bituminoso è un materiale a comportamento elasto ‐ plasto ‐ viscoso, la cui risposta alle sollecitazioni esterne, in termini di deformazione, dipende non solo dall’entità, ma anche dal tempo e dalle modalità di applicazione dei carichi, nonché dalla temperatura.
In altre parole, la rigidezza di uno strato legato a bitume sarà molto diversa se si passa da un carico agente staticamente ad uno agente dinamicamente o se, a parità di carico, il materiale si trova ad una temperatura alta o bassa.