Modulazione della concentrazione di azoto e ferro sulla micropropagazione del nocciolo (Corylus avellana L.)

Il nocciolo è una pianta monoica, ovvero dotata di fiori unisessuali portati dallo stesso individuo (Figura 11):
I fiori maschili sono riuniti in amenti (tipo di infiorescenza), in gruppi ravvicinati di 3-5, si sviluppano verso la fine dell’estate, anche se fioriscono in inverno. Presentano una lunghezza che va dai 5 ai 9 cm.
I fiori femminili sono riuniti in glomeruli (altro tipo di infiorescenza), sono raggruppati in numero di 2-4 alla base degli amenti maschili oppure su altri nodi dei rami dell’albero. Lo stigma ha una recettività che dura in media un mese, e che può cambiare in funzione della varietà. L’impollinazione di tipo anemofila, è caratterizzata da auto-incompatibilità, motivo per cui dovranno essere inseriti degli impollinatori in percentuale del 10-15%.
Per una corretta impollinazione è sufficiente qualche ora di tempo asciutto e soleggiato, per permettere al vento di trasportare il polline fino agli stili dei fiori femminili.
Il polline del nocciolo può assumere due diverse forme, in funzione della presenza o meno di umidità. Nel caso in cui il granulo sia asciutto presenta una forma irregolare tetraedrica o poliedrica, mentre se a contatto con acqua, assume una forma regolarmente sferoidale o leggermente ellissoidale. Da questo si evince come la sua membrana sia fortemente elastica cosi anche da raddoppiare la sua grandezza.
Nel periodo di antesi (fase di fioritura precoce) gli amenti si caricano di polline che poi vista la sua leggerezza sarà in grado di fluttuare nell’aria fino alla deposizione su un fiore femminile.
Solitamente la fioritura maschile anticipa quella femminile (proterandria), anche se data la notevole durata dell’antesi in ambedue le fioriture, è possibile che ci siano periodi (anche se brevi), in cui le fioriture coincidano.