Alternative di pretrattamento per il compostaggio della frazione organica di rifiuto prodotta nei paesi in via di sviluppo – applicazione al caso Ambanja
Biodegradabilità
La biodegradabilità dei solidi volatili è una fattore determinante in tutte le equazioni di bilancio utilizzate per calcolare l’energia disponibile per il completamento del processo, quindi l’eventuale necessità di ammendanti energetici; il fabbisogno stechiometrico di ossigeno; il fabbisogno di aria per il controllo della temperatura; la quantità di prodotto finale.
In altre aree dell’ingegneria sanitaria, quali la depurazione dei liquami, la progettazione e la gestione degli impianti prevede sempre analisi di laboratorio sulla biodegradabilità del rifiuto trattato (BOD5, BOD20, COD). Tale pratica non è invece comune nel caso degli impianti di compostaggio, per i quali si utilizzano spesso, a volte erroneamente, valori di biodegradabilità reperiti in letteratura.
Da una ricerca bibliografica è emerso che non esiste una procedura standardizzata per la misura della biodegradabilità dei rifiuti solidi: vari autori consigliano procedure diverse, tutte di durata superiore a quanto proponibile per la presente sperimentazione. Pertanto si è definita una procedura rapida, ispirata al test respirometrico per la stabilità del compost (SOUR test).
Tale prova consiste nella misurazione del tasso di utilizzo dell’ossigeno di un campione posto in condizioni tali che l’unico fattore limitante sia la disponibilità di sostanza organica biodegradabile. Il processo si esaurisce in circa 30 ore, per cui è sembrato adatto come base per un’analisi rapida della biodegradabilità.
Si è definita una prova in condizioni analoghe a quelle del SOUR test, con una durata di 96 ore.
Ogni prova è stata eseguita in triplo.
Come inoculo si è utilizzato un campione di FORSU già parzialmente decomposto, prelevato a 10 giorni dall’avvio di una precedente prova di compostaggio, di cui è stata determinata la biodegradabilità con la stessa procedura.
Prima di avviare le analisi sulla FORSU sono stati inoltre analizzati dei campioni la cui biodegradabilità era reperibile in letteratura, per verificare la validità della prova.
Sono stati analizzati i seguenti campioni:
- inoculo;
- paglia con inoculo;
- carta di giornale con inoculo;
- carta da ufficio con inoculo;
- FORSU con inoculo;
- FORSU senza inoculo;
- FORSU + 10% di segatura (pretrattamento 4) senza inoculo;
- FORSU + 10% di paglia (pretrattamento 5) senza inoculo.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Alternative di pretrattamento per il compostaggio della frazione organica di rifiuto prodotta nei paesi in via di sviluppo – applicazione al caso Ambanja
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Informazioni tesi
Autore: | Michele Alexander Gennaro Pagano Di Melito |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria per l'ambiente e il territorio |
Relatore: | Giuseppe D'Antonio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 54 |
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