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Bergamo: saggio di geografia urbana

Bergamo nel 1700

Bergamo è simmetricamente distante dai confini lombardi, proprio a metà strada tra i fiumi Brembo e Serio, che scendono dalle Alpi e sfociano nello stesso fiume, l'Adda. Per la sua posizione tra la pianura e le montagne, fin dal passato ha avuto un ruolo importante nell'economia e nelle comunicazioni della Regione, ancora più importante è stata la sua funzione di “ponte” tra Venezia, il grande porto aperto all'Oriente, e Milano, nodo di traffici con il centro Europa. Questo incontro tra le due grandi città lo troviamo sintetizzato nella storia e nella cultura di Bergamo, ed è questo che la rende veramente unica. La città è situata sulle propaggini collinari delle Alpi Orobie, allo sbocco della val Seriana e della val Brembana. L'autostrada A4 la collega a Milano e a Brescia, mentre la S. S. 42 conduce al lago d'Iseo e quella 342 a Como. Gli insediamenti più antichi costituiscono la parte alta della città, cinta dalle mura erette dalla repubblica veneziana nel 1561, all'interno delle quali si snodano le caratteristiche vie strette e tortuose. La parte bassa della città, distinta dal nucleo più antico, presenta differenti caratteristiche urbanistiche. La zona centrale, attuata nel primo trentennio del 900 dal Piacentini, sorge sull'area della demolita Fiera di S. Alessandro: la periferia si estende lungo le principali vie di comunicazione, soprattutto a Nord, ad Ovest e ad Est, verso Seriate , mentre a Sud è stata delimitata dalla Ferrovia, che, nell'800, quando lo sviluppo industriale era agli inizi, faceva da contorno all'abitato. La superficie comunale occupa attualmente 38,7 Kmq, mentre gli abitanti sono circa 120.000. L'altitudine è di m.249 s.l.m. Dista da Milano 50 Km, da Venezia 200 Km. Lo sviluppo degli ultimi 40 anni ha portato la città capoluogo al centro di una conurbazione di oltre 350.000 abitanti, ripartiti in 34 comuni, ( Albano S. Alessandro, Almè, Alzano Lombardo, Azzano San Paolo, Brusaporto, Dalmine, Curno, Costa di Mezzate, Comun Nuovo, Zanica, Orio al Serio, Gorle, Grassobio, Nembro, Mozzo, Lallio, Levate, Paladina, Pedrengo, Villa di Serio, Villa d' Almè, Verdello, Valbrembo, Torre Boldone, Treviolo, Stezzano, Sorrisole, Scancorosciate, Seriate, Ranica, Presezzo, Ponte San Pietro, Ponteranica, Osio Sopra) , mentre gli altri 210 comuni sono distanti dalla città capoluogo ed hanno pochi abitanti. Il settore industriale rappresenta il 53 per cento delle attività; al suo interno, il comparto maggiore è l'edilizia ( 15 per cento ), seguito dalla meccanica, dal tessile, dall'abbigliamento e dal chimico .plastico. Il settore terziario raccoglie il 44 per cento dell'economia provinciale, mentre le attività agricole non superano il 3 per cento. Nell'area metropolitana cresce la presenza del terziario che occupa il 70 per cento delle attività tra pubblico impiego, distribuzione e servizi. Ogni giorno circa 12.000 persone si spostano dall'area metropolitana di Bergamo per recarsi a quella di Milano per lavoro. Le origini della città sono antiche e risalgono ai tempi dei Celti. Fu conquistata dai Romani nel 197 a.C. e ne divenne Municipio nel 49 a.C. Nel quinto secolo d.C., dopo essere stata sede vescovile, fu distrutta da Alarico e da Attila, ma rifiorì subito dopo sotto i Longobardi, che la ebbero in loro possesso dal 575 al 776, quando divenne contea Franca. Agli inizi del 1100 divenne Comune e si oppose a Federico Barbarossa nel 1166 partecipando attivamente alla Prima Lega Lombarda. Dopo i disordini interni, dovuti alla rivalità tra la famiglia Colleoni (Guelfa) e i Suardi (Ghibellini) e ai contrasti con le fazioni popolari, Bergamo divenne una Signoria, dapprima governata da Giovanni di Boemia e poi dai Visconti, il cui dominio durò fino al 1428, quando Filippo Maria Visconti la cedette a Venezia. La maggiore autonomia amministrativa ottenuta sotto Venezia permise alla città di Bergamo di rifiorire nei commerci e nelle industrie, finchè nel 1797, in seguito alla conquista di Napoleone, entrò a far parte della repubblica Cisalpina, insieme a tutta la Lombardia.

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Bergamo: saggio di geografia urbana

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Informazioni tesi

  Autore: Giovanni Francolino
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere classiche
  Relatore: Sergio Guglielmino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 73

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