I diritti dei minori nell'ordinamento giuridico italiano
Autonomia e dipendenza del minore
Negli ultimi decenni e in modo clamoroso negli ultimi 50 anni, la città ha perso le sue mille dimensioni, la sua ricchezza. Nata come luogo di incontro e di scambio, ha scoperto il valore commerciale dello spazio e ha travolto tutti i concetti di equilibrio, di benessere e di socializzazione, per seguire solo programmi di profitto, di interesse. I centri storici hanno perso i loro abitanti, sono diventati uffici, banche, fast food, sedi di appartenenza, alloggi ricchi e sofisticati. I luoghi più belli del nostro paese sono negati al gioco e alla esperienza dei bambini, al passaggio e al ricordo dei vecchi. Le periferie sono invece nate in pochi anni, senza piazze, senza verde, senza monumenti. Le periferie sono uguali in tutto il mondo, gli stessi casermoni, le stesse strade grandi e dritte, lo stesso abbandono, perché non sono nate dalla lenta e costante preoccupazione degli uomini di avere luoghi di vita adatti e confortevoli per sé e per i propri successori, ma solo grazie alla spinta prepotente della speculazione. Insomma il centro è il luogo di lavoro, di compere, di rappresentanza, non di vita; la periferia è il luogo dove non si vive, ma si dorme soltanto; la città ha perso la sua vita. In questa situazione, difficile per tutti, il bambino soffre di più. I servizi pensati per l’adulto non sono adatti per il bambino. Se a lui togliamo il piccolo spazio per giocare sotto casa e glielo ridiamo magari cento volte più ricco e più grande a un chilometro di distanza, di fatto glielo abbiamo tolto e basta: nel parco lontano può andare solo se un adulto lo accompagna, quindi accettando gli orari dell’adulto; chi lo accompagna lo deve aspettare e mentre lo aspetta lo sorveglia e sotto sorveglianza non si può giocare. I parchi gioco sono solo un esempio di come i servizi siano pensati dagli adulti per gli adulti e non per i bambini anche se questi ne sono i destinatari dichiarati. In più offrono sempre gli stessi giochi poiché l’adulto pensa che il bambino abbia pretese e interessi molto limitati, piccoli come la sua altezza e come il suo potere.
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I diritti dei minori nell'ordinamento giuridico italiano
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Informazioni tesi
Autore: | Emilia Amatucci |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Antonio Tucci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 112 |
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