Attaccamento e amore dall'infanzia all'età adulta

In questa prima fase della relazione un singolo individuo adotta strategie, inconsapevoli, che hanno la funzione di permettere l’individuazione della persona giusta a cui legarsi. Si comincia con una marcata attivazione del cosiddetto “flirt”, basato su segnali che rivelano una combinazione tra disponibilità, impegno, ma anche a prontezza alla promiscuità e al disimpegno.
Segnali di interesse che giocano quasi tutti su una modalità comunicativa non verbale e su un generico conversare di tematiche trattate con piglio affascinante.
Il potenziale coinvolgimento di ciascuno dei partner, qualora sorgano dubbi durante questa fase, può essere negato in ogni momento, senza dunque perdere la faccia o reputazione; sarà sufficiente un lieve ritrarsi dell'altro e rivolgere la propria attenzione altrove, verso chi si ponga come altrettanto stimolante.
Alla fine di questa fase sono l'eccitamento ed il desiderio sessuale ad essere preminenti.
Si tenta fin da subito di mantenere il più possibile la vicinanza (rimando all’attaccamento infantile), cercando di mostrare la migliore immagine di sé stessi durante l’intero corteggiamento.
Tutto ciò è chiaramente riconducibile all'attivazione del sistema sessuale (uno dei tre precedentemente menzionati).
Tuttavia, quando il flirtare non ha come obiettivo esclusivo la mera ed immediata gratificazione sessuale, bensì si pone come rampa di lancio nel tentativo di intraprendere una relazione seria, ed eventualmente durevole, all'eccitazione dell'infatuazione segue il piacere reciproco.
Inoltre, nel determinare la scelta (o selezione) del partner intervengono fattori che vanno al di là della pura attrattiva sessuale.
I segnali, per quanto minimi, che evidenziano come quel partner possa essere disponibile ad accudire l'altro, ad ascoltarlo e a considerarlo speciale, divengono cruciali (Attili, 2004).