Le intensità di esercizio nei soggetti con Sindrome Metabolica: efficacia a confronto
Attività motoria nei soggetti con sindrome metabolica
In definitiva Lafortuna C. e coll., hanno evidenziato differenze nella spesa energetica e nella risposta cardiovascolare tra individui OB e NP, durante l'esercizio con macchine a resistenza idraulica. Gli OB oltre ad avere una massa corporea due volte quella degli individui normopeso, erano caratterizzati da una diversa composizione corporea; il loro rapporto FM/FFM (massa grassa/ massa magra) era più alto, ma avendo una massa magra più elevata, veniva influenzata la loro risposta metabolica all’esercizio. Infatti sia il valore di VO2 basale che quello massimo, erano più elevati negli OB, e come visto nella tabella 13 il loro consumo energetico durante il test submassimale su ogni macchina, è stato sensibilmente più elevato nella Chest/Back, Shoulder press/Lat pull e sulla Leg press e simile negli altri 3 esercizi.
Il picco di energia spesa sulle macchine inoltre corrispondeva ad una più piccola percentuale del VO2 max rispetto ai NP. Se il VO2 a riposo e massimo erano conseguenza di una maggiore massa muscolare negli obesi, il costo energetico era dovuto ad un maggior costo metabolico dell’attività fisica nell’obeso, dovuto alla maggiore massa dei segmenti corporei da spostare. In molti studi si è visto che quelle attività in cui c’è uno spostamento del peso corporeo fatto in maniera ciclica, per esempio durante l’attività di camminata, la spesa energetica sale del 80/90% nei soggetti obesi rispetto ai normopeso.
Lo studio che stiamo analizzando conferma queste ipotesi, infatti , il costo energetico dell’attività svolta su ogni macchina è influenzato dalla massa e dalla quantità di spostamento dei segmenti corporei coinvolti. Quindi per i soggetti OB, dotati di masse superiori si nota un costo energetico maggiore in quegli esercizi che comportano lo spostamento completo degli arti rispetto al tronco, con diverse quantità di componente verticale e diversi movimenti di flesso estensione, tra estremità distale e prossimale degli arti. Questo è il caso degli esercizi Chest/Back, Shoulder press/Lat pull e Leg press. Non si è rilevata quindi alcuna differenza nel costo energetico per quegli esercizi che richiedono lo spostamento della sola estremità distale degli arti (biceps/triceps per la parte superiore e leg curl/leg extension per la parte inferiore del corpo), o in cui non c’è componente verticale nel movimento (adductor/abductor).
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Le intensità di esercizio nei soggetti con Sindrome Metabolica: efficacia a confronto
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Informazioni tesi
Autore: | Luca Fegatilli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi dell'Aquila |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Marco De Angelis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 51 |
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