La Disabilità Visiva nel Nuoto Paralimpico
Atleta con Deficit Visivo
Bisogna fare una distinzione tra la persona non vedente alla nascita e quella che lo è diventata. Il primo tipo può riportare un ritardo mentale, perchè in rari casi vengono rispettate le tappe dello sviluppo, proprio a causa delle enormi difficoltà incontrate nel rapportarsi al mondo che non si è mai visto prima. Se invece la cecità, subentra dopo l'infanzia, la persona è perfettamente in grado di svilupparsi, integrando anche con gli altri sensi. Sul piano psichico, l'atleta normodotato sperimenta consapevolmente un allenamento particolare, legato alla memoria delle esperienze sensoriali, definito allenamento isomotorio; immaginando i modelli motori più efficienti per le prestazioni, l'integrazione e l'elaborazione di memorie visive, tattili, tendinee, labirintiche, ecc. Permette di creare la risposta motoria più in sintonia con le esigenze biomeccaniche del gesto.
La mancanza di una memoria visiva degli eventi costituisce uno svantaggio di sviluppo motorio che ne altera l'orientamento. A differenza di sport affetti da handicap motorio, una persona cieca o ipovedente può eseguire gesti specifici di quasi tutti gli sport senza modificare il proprio modello in relazione a una persona senza handicap.
Il deficit neurosensoriale è responsabile dei problemi legati alla spazialità, al rapporto con l'avversario, alla gestione delle attrezzature sportive in movimento oltre che alle tattiche e strategie di gioco negli sport di squadra. Atleti non vedenti e ipovedenti prendono parte, con cautela, a gare di: atletica leggera, baseball, bocce, calcio, canottaggio, ciclismo in tandem, cricket, goalball, golf, judo, nuoto, scacchi, sci, sollevamento pesi, sport equestri, tiro a segno, tiro con l'arco, vela etc. Ci sono, a livello nazionale e internazionale, molte menomazioni visive; secondo l'ICD:
• Cecità: acuità visiva inferiore a 3/60
• Visione ridotta: acuità visiva da 3/60, inferiore a 6/18
Per i vari gradi di deficit visivo, l'OMS distingue:
1. Da 1 a 3/10
2. Da 1/20 a 1/10
3. Da 1/50 a 1/20 di visus o campo visivo tra 5° e 10°
4. Da 1/50 a percezione luminosa di campo visivo < 5°
5. Ciechi assoluti
Questo brano è tratto dalla tesi:
La Disabilità Visiva nel Nuoto Paralimpico
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Informazioni tesi
Autore: | Celeste Parisi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Antonino Gennaro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 24 |
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