La qualità delle acque destinate al consumo umano in Sardegna. Dal piano di gestione del distretto idrografico ai Water Safety Plans
Aspetti qualitativi delle fonti di approvvigionamento idrico
La rilevante entità dei fabbisogni, unitamente al crescente e diffuso inquinamento ambientale, rendono sempre più difficile il reperimento di acque da destinare al consumo umano.
Per tale ragione, e grazie all’incedere dello sviluppo di nuove tecnologie, le fonti di approvvigionamento ad oggi annoverabili sono costituite prevalentemente da:
• acque superficiali;
• acque sotterranee;
• acque meteoriche;
• acque marine;
• acque di recupero.
In particolare, le acque superficiali dei fiumi, dei laghi e dei bacini artificiali hanno una composizione altamente variabile in rapporto alla natura del bacino di raccolta, alla natura e alla quantità degli scarichi che vi pervengono. Le acque dei laghi e dei bacini artificiali presentano, rispetto ai fiumi, una maggiore limpidezza, una composizione chimica più costante (11). A causa della enorme disponibilità di acqua di diluizione, difficilmente i laghi sono soggetti ad improvvisi inquinamenti di tipo acuto se non nelle immediate vicinanze della zona dove è avvenuto lo sversamento, con una derivante buona capacità di assorbire e minimizzare i danni da esso provocati. Inversamente, però, a causa dello stato di quiete delle sue acque e del lento ricambio idrico, esso tende ad accumulare nel suo bacino ogni forma di inquinante, accumulo che a lungo andare determina un peggioramento della qualità dell’acqua (18).
Differente è il discorso che interessa le acque sotterranee, le quali possono essere suddivise in rapporto alla costituzione geologica del sottosuolo che attraversano prima di essere captate. Queste presentano un grado di protezione dagli inquinanti di natura antropica che varia in relazione al numero di strati del terreno che sovrasta la falda imbrifera. Questi strati non solo fungono da sistema di filtrazione, ma determinano anche la composizione chimica delle acque percolanti, grazie alla cessione dei sali minerali in essi presenti. Per esempio terreni granitici, che per natura sono molto compatti, produrranno delle acque oligominerali; mentre dei terreni ricchi di carbonato di calcio produrranno acque estremamente calcaree.
Per i suddetti motivi le acque profonde in genere appaiono limpide, perché filtrate naturalmente, e prive di alghe perché non esposte alla radiazione solare e quindi spesso non richiedono trattamenti depurativi articolati. [...]
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La qualità delle acque destinate al consumo umano in Sardegna. Dal piano di gestione del distretto idrografico ai Water Safety Plans
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Informazioni tesi
Autore: | Erika Loria |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Sassari |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale |
Relatore: | Marco Dettori |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 35 |
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