Turismo alternativo a Calcata

Se allora si intende promuovere un turismo alternativo si dovrà superare quella linea di pensiero pessimista che vede in ogni intervento antropico sul territorio un impatto negativo, dovuto a varie forme di inquinamento e “violenza ambientale”, a favore di una condotta "bio", rispettosa dell’habitat e soprattutto delle risorse non rinnovabili.
È dunque fondamentale l’opera degli agenti locali che garantiscono una conoscenza diretta del territorio e quindi sono in grado di selezionare gli elementi potenzialmente utili al concorso dell’offerta: il filo diretto tra i vari agenti permetterà ad ognuno di far emergere i propri servizi, la loro qualità ed il grado di concorrenzialità, affinché sia potenziata la possibilità di scelta, la quale sarà attuata dal visitatore con coscienza e conoscenza, dal momento che ha scelto un territorio e ne conosce le caratteristiche.
Notizie ed informazioni che consentono ai turisti di documentarsi in fase di progettazione del viaggio sono naturalmente fondamentali; gli operatori sono dunque chiamati a potenziare la loro visibilità, ottimizzare i mezzi di comunicazione e diversificare i canali e i modi in cui promuovere servizi e territorio, usando al meglio l’ampia gamma degli attuali mezzi di comunicazione.
Ogni località oggi che ha interesse turistico ha creato in rete un proprio sito, date le ampie potenzialità di internet ed i costi contenuti, un canale che deve strutturare in modo adeguato ed accattivante le informazioni capaci di colpire il potenziale fruitore. Altri mezzi utili, tag su motori di ricerca on line, pubblicazioni cartacee, messaggi redazionali, partecipazioni a fiere, convegni, meetings, gemellaggi culturali con località turisticamente analoghe, interventi diretti in scuole ed atenei, associazioni culturali e ricreative: la fase dell’informazione e della comunicazione è fondamentale nella costruzione dell’immaginario del potenziale turista, perciò ogni dettaglio andrà studiato in un piano di comunicazione che coinvolga tutti gli stakeholders e rispecchi i punti di forza e le potenzialità del territorio.
La località turistica diventa così un’entità dinamica, in continuo mutamento, un insieme di persone, stranieri e locali, edifici, oggetti, ognuno legato ad una particolare performance. In merito Bosio parlò di un altro turismo: strutture ricettive che non pregiudicano la capacità di rigenerazione dell’ambiente, circuiti in cui i soldi vanno a beneficio delle popolazioni locali e favoriscono l’incontro con la società da parte di chi non ha paura dell’altro, per il gusto di conoscere persone e culture nuove (Bosio, 2004).
Per turismo alternativo si intende dunque un insieme di condotte e motivazioni che stimolano il turista e lo trasformano in attore partecipe del territorio visitato, un cittadino che conosce e segue le regole della mèta prescelta a partire dal rispetto dell’altro e dell’altrove.
Un’altra citazione pare calzante a questo tentativo di contestualizzare un nuovo genere di essere turisti, di vivere al di fuori dell’ambito quotidiano della routine, ed è di Corvo, docente di sociologia dell’ambiente, impegnato in questi ultimi anni nell’analizzare l’evoluzione dei fenomeni turistici, il quale parla di pratiche turistiche alternative, dato che generano da una scelta individuale e dal desiderio di scoperta di nuovi spazi e di vie inesplorate; si arriverà ad avere richieste personalizzate, derivanti dalla coscienza del turista postmoderno sia delle proprie capacità di selezione e scelta, che del locale che si rapporta con questo nuovo fenomeno e cerca di trarne benefici.