Progettazione di reattanze in aria
Aspetti da affrontare nel progettare una reattanza in aria
Nell'elaborato sono stati presentati in modo più o meno dettagliato quelli che sono gli aspetti da affrontare in sede di progetto di una reattanza in aria.
Innazitutto si è cercato di capire quali fossero le ipotesi mancanti per poter utilizzare le formulazioni esistenti per il calcolo di L; esse si possono riassumere essenzialmente nella distribuzione uniforme di corrente, sezione rettangolare o quadrata dell'avolgimento e cura delle dimensioni.
Nella tipologia di avvolgimento in nastro, che ha rappresentato l'evoluzione degli ultimi decenni, l'ipotesi mancante è senz'altro la distribuzione uniforme della corrente; negli avvolgimenti in piattina e filo invece si deve avere l'accortezza di riempire tutti gli strati in modo da avere una sezione rettangolare o quadrata.
L'aspetto geometrico è forse il più banale, ma nella mia breve esperienza, ho notato che la realizzazione pratica non era così precisa e ciò causava un errore sistematico per quanto riguarda la determinazione del valore di induttanza.
Il calcolo analitico proposto ha lo scopo di ottenere un'indicazione sull'incremento di resistenza piµu che sulla variazione di induttanza, poichµe si µe visto che l'aumento di resistenza è molto più accentuato rispetto a quello di induttanza. Tuttavia tale metodo permette di determinare l'induttanza, anche nell'assenza di uniformità di corrente, con piccole differenze percentuali rispetto alle simulazioni agli elementi finiti rendondolo quindi uno strumento molto utile in ambito industriale.
L'aspetto termico è anch'esso da tenersi in considerazione, anche se si è dimostrato come la prova impulsiva richieda delle distanze che sono sovrabbondanti per lo smaltimento del calore; tuttavia è bene sempre eseguire delle verifiche. Di notevole utilità può essere anche l'abaco che visualizza l'andamento di induttanza al variare di alcuni parametri geometrici.
Per la prova impulsiva è conveniente, dato che è poco dispendiosa in termini di tempo, eseguire una simulazione di tipo elettrostatico essendo la via analitica onerosa dal punto di vista del calcolo. Per gli induttori in nastro µe stato proposta ugualmente una procedura analitica essendo questa la tipologia più semplice dal punto di vista computazionale. Anche se dovrebbe essere scontato, si raccomanda l'utilizzo di due fogli isolanti da interporre tra le spire in nastro per evitare che eventuali difetti possano dar esito negativo alla prova date le sollecitazioni in gioco.
Infine il capitolo dedicato alla tenuta alla corrente di cortocircuito non è da trascurare in quanto la tenuta termica e dinamica sono da garantire al cliente almeno analiticamente dato che la prova pratica, da eseguirsi eventualmente su un campione, potrebbe risultare troppo onerosa dal punto di vista economico.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Progettazione di reattanze in aria
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Informazioni tesi
Autore: | Filippo Guarda |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria elettrica |
Relatore: | Renato Gobbo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 123 |
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