Disfunzione erettile psicogena

La fisiologia dell'eccitazione maschile fa riferimento all'attivazione del sistema nervoso parasimpatico, gli effetti visibili del quale sono l'erezione del membro maschile, dovuto al turgore venoso dei corpi cavernosi, e la secrezione delle ghiandole di Cowper. Più avanti nell'atto sessuale, invece il sistema autonomico prevalente è quello ortosimpatico, che interviene con la contrazione spasmodica della muscolatura liscia uretrale, fonte di piacere orgasmico, e normalmente corrispondente all'eiaculazione dello sperma (Francini, Losano, 1993). La risposta sessuale maschile non è un atto volontario, ma riflette un equilibrio dinamico tra forze eccitatrici e inibitorie sul sistema nervoso autonomo. Ciò che è stato dimostrato più recentemente dalle tecniche di neuro-imaging come TC, RM, PET, e SPECT, è che a tale equilibrio partecipano non solo i centri riflessi spinali, ma anche aree cerebrali mesencefaliche, diencefaliche e telencefaliche subcorticali e corticali, nelle quali sono state individuate precise aree e precisi neurotrasmettitori. Volendo semplificare, i livelli di integrazione possibili sono tre: spinale riflesso, limbico (sede di integrazione emotiva) e corticale (sede di integrazione cognitiva). Metaforicamente parlando, più in alto si sale nel livello di funzionamento, più si complica l'integrazione dei numerosi stimoli possibili. Il sistema limbico, per esempio, riceve afferenze dalla cortex: qualora l'uomo - mentre impegnato nell'attività sessuale - fosse minacciato nella sua incolumità da un pericolo esterno, a sua salvaguardia interverrebbe il sistema di attacco-fuga, veicolata dalla risposta ortosimpatica, che gli consentirebbe la salvezza. Tuttavia, questo stesso sistema salva-vita può intralciare l'attività riproduttiva allorquando si attivi inopportunamente, per esempio quando la percezione di “allarme” sia legata proprio al rapporto sessuale o anche semplicemente alla sua previsione: un'intensa attivazione emotiva di ansia, ma anche paura, rabbia, disgusto (che si traduce biologicamente in una intensa attivazione ortosimpatica) inibisce la preparazione dell'attività parasimpatica necessaria per il coito.