Incidenza di Patologia Chirurgica acuta in popolazione di migranti Studio osservazionale multicentrico
Ascaridiasi
Viene chiamata ascaridiasi (ascaridosi) l’infestazione da Ascaris lumbricoides, parassita obbligato dell’uomo. La diffusione presenta tassi di prevalenza più elevati (fino al 70-90% della popolazione) nei Paesi tropicali, in cui tanto il basso livello igienico quanto le elevate temperature e umidità rappresentano condizioni favorenti la maturazione delle uova nel terreno. All’interno delle aree endemiche, sono soprattutto i bambini a presentare le infestazioni più gravi, in quanto maggiormente a contatto con il terreno contaminato dall’emissione di feci contenenti uova di A. lumbricoides.
La mortalità tra i bambini è stimata in circa 20.000 casi all’anno unicamente per le complicanze meccaniche causate dalle infestazioni a elevata carica.
La prevalenza dell'infestazione nei bambini africani varia a seconda dell'età, della zona geografica e del gruppo etnico studiato. La prevalenza delle infestazioni è pari al 98% in alcuni villaggi del Camerun.
In un sondaggio di 1820 bambini in Sierra Leone, l'ascaridiasi ha avuto un’incidenza di oltre il 33,3 %.
Una volta nel duodeno, le larve vengono rilasciate e entrano nella circolazione attraverso la mucosa enterica. Una volta nei capillari (venosi, arteriosi o linfatici) raggiunge il fegato attraverso la vena portale e poi i polmoni nella prima settimana.
Nel polmone, danneggiano la membrana alveolare e maturano nell'alveolo. Alla fine, le larve vengono espettorate e inghiottite rientrando nel tratto gastrointestinale.
Una volta nel lume dell'intestino tenue, le larve si maturano nei vermi adulti in circa 20 giorni. Quando i vermi femmine e maschi adulti sono presenti, si procederà con la fecondazione e l’espulsione delle uova tramite le feci.
I pazienti infetti da ascaridiasi possono essere asintomatici, mostrando solo manifestazioni a lungo termine di crescita, ritardo e malnutrizione. Se i sintomi sono presenti si noterà: dolore addominale, gonfiore, nausea, vomito, anoressia, diarrea intermittente. Se il numero di larve che passano attraverso il polmone è significativo, si può vedere pneumopatia ed eosinofilia (conosciuta anche come sindrome di Loeffler), i sintomi includono il respiro affannoso, la dispnea, la tosse, l'emottisi e la febbre. In superinfezione, i vermi adulti possono migrare a strutture tubolari come il sistema biliare e pancreatico causando colecistite, colangite, pancreatite, ostruzione intestinale, volvolo, appendicite e intussuscezione. I bambini sono più suscettibili alle complicazioni rispetto agli adulti.
Il trattamento conservativo dell’ostruzione intestinale parziale e di ascaridiasi biliare è di solito efficace. Il paziente viene mantenuto a digiuno e idratato per via endovenosa. Possono essere aggiunti anche sale di piperazina tramite sondino nasogastrico e glicerina e clisteri di emulsione a base di paraffina liquida.
L'esplorazione chirurgica è richiesta nei casi di: risposta insoddisfacente alla terapia conservativa o addome acuto. L’estrazione di vermi dall’intestino mediante enterotomia, la resezione di intestino gangrenoso con successivo confezionamento di una ileostomia sono le procedure chirurgiche più comuni utilizzate per gestire l'occlusione intestinale [...]
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Incidenza di Patologia Chirurgica acuta in popolazione di migranti Studio osservazionale multicentrico
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Tumminelli |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Catanzaro Magna Grecia |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Medicina e Chirurgia |
Relatore: | Rosario Sacco |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
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