Business e arte secondo Damien Hirst
Arte e Business secondo Damien Hirst
Non stiamo più parlando di personalità incomprese, emarginate dalla società, incapaci di integrarsi, costrette a vivere una vita di privazioni a causa della loro genialità. I giorni di Van Gogh sono finiti.
E a sentire Damien Hirst sono iniziati i giorni in cui l'artista non solo produce, ma ricopre un ruolo attivo nel mercato dell' arte, integrando all'ideazione del lavoro la pubblicità, la promozione, il denaro.
Infatti quando gli si chiede che rapporto abbia col denaro Hirst risponde che gli piace molto. Non a caso egli è stato duramente criticato per l'impianto "manageriale" del suo operare artistico ma fin da giovane non ha mai smentito il suo intento: ritenendo senza senso eseguire i lavori nel suo studio e aspettare che qualcuno se li portasse via non ha esitato a trovare sponsor, uno spazio, progettare una mostra e vendere, pensando che l'aspetto economico fosse parte integrante del lavoro. Secondo lui infatti, la cosa più emozionante del lavoro di artista è rappresentata dal fatto che l'arte riguarda la vita, e riesca a rimanere tale anche se la gente la compra e ci investe dei soldi fino a farla diventare un bene di consumo. Nulla di male quindi se l'arte diventa un bene di massa; viene accettata l'idea di un'arte commerciale, in cui ad esempio le bacheche contenenti medicinali delle cabinet series diventano sculture da salotto o magari, come piacerebbe a Damien, affiancano il mobiletto del bagno.
Ho discusso di questo argomento con Hugh Allan (v.appendice) il quale mi ha confermato l'idea secondo cui nell' operare di Hirst la cosa più logica da fare sia trovare spazi, cercare sponsor, organizzare le mostre e programmare le vendite, ma il pubblico ha finito per ritenerlo un egocentrico , un megalomane totale perchè questo entra in contrasto con l'immagine comunemente condivisa dell'artista. Citando Hirst " L'immagine che le persone hanno dell'artista è quella di una persona che vive di privazioni e si taglia l'orecchio. Invece se fai i soldi preferirebbero vederti fare il muratore o dipingere in una soffitta da qualche parte e questo secondo me è un problema.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Business e arte secondo Damien Hirst
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Informazioni tesi
Autore: | Laura Casarsa |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Conservazione dei Beni Culturali |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Giovanni Bianchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 66 |
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