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Rilevamento e analisi di boulders nell'area costiera di Brucoli (Sicilia orientale)

Area costiera di Brucoli: Inquadramento geologico - strutturale

L’area in studio ricade nel settore nord-orientale dell’avampaese Ibleo che rappresenta il margine indeformato della placca africana e che, insieme con le Catene Appenninico Maghrebide e Kabilo Calabride e l’Avanfossa Gela-Catania, costituisce il sistema orogenetico siciliano (Carbone et al., 1982a).
L’Avampaese Ibleo risulta strutturalmente delimitato ad est dalla Scarpata Ibleo-Maltese, e a nord-ovest dalla falda di Gela. La presenza di questi due elementi di diverso significato strutturale si riflette in tutta una serie di strutture tensionali che caratterizzano l’avampaese, e che ne hanno controllato la dinamica dal Mesozoico al Plio-Pleistocene. Si tratta di sistemi di faglie normali ad andamento sub parallelo che determinano alti e bassi strutturali, e che in molti casi hanno costituito un canale ottimale di risalita per le manifestazioni vulcaniche che si susseguirono dal Cretaceo fino al Pleistocene.
Le successioni che affiorano nell’area Iblea sono caratterizzate da sequenze prevalentemente carbonatiche di età compresa tra il Cretaceo e il Quaternario, cui s’intercalano orizzonti di vulcaniti basiche.
Le formazioni di sottosuolo del Triass medio sono ben conosciute attraverso l’intensa attività di ricerca petrolifera di cui l’area è stata sede. Informazioni sui dati di sottosuolo si hanno in Kafka e Kirkbride (1959); Rigo e Barbieri (1959) Rigo e Cortesini (1961) e sono sintetizzati e aggiornati in Patacca et al. (1979). Questi Autori riesaminando le facies di sottosuolo forniscono un’interpretazione paleotettonica e paleoambientale, distinguendo due domini contigui, uno siracusano e l’altro ragusano: il primo caratterizzato da una sequenza carbonatica di mare poco profondo notevolmente influenzata dallo sviluppo di prodotti vulcanici; l’altro formato essenzialmente da sedimenti carbonatici alimentati dalle aree orientali e depositi su uno shelf carbonatico degradante verso il mare aperto.
Lungo il tratto di costa Augusta-Siracusa si ipotizzano tassi di sollevamento relativi all’area di Augusta di circa 0,73mm/anno (Bianca et al., 1995). Nell’area Iblea si individuano tre principali sistemi di faglie (Ghisetti e Vezzani, 1980): il primo sistema è costituito da faglie con orientazione ENE-WSW che bordano il settore settentrionale del Plateau Ibleo e che ne hanno accomodato le flessurazione al di sotto della Catena Appennino-Maghrebide. Il secondo sistema di faglie con orientazione NNE-SSW caratterizza il plateau Ragusano con tutta una serie di faglie a gradinata tra cui la faglia di Comiso-Chiaramonte, la faglia Scicli-Ragusa-Irminio, la faglia Pozzallo-Ispica-Rosolini e strutture minori associate; sui piani di faglia appartenenti a questo sistema si riscontrano frequenti meccanismi di strike-slip con componente destra (Carbone et al.,1982b). Per finire il terzo sistema legato alla scarpata Ibleo-Maltese è costituito da faglie normali orientate NNW-SSE e immergenti verso ENE, caratterizzate da lievi componenti di movimento trascorrente destro. Queste faglie sono presenti in mare lungo il tratto Catania-Siracusa ed emergono in corrispondenza della penisola di Monte Tauro, della Maddalena e della penisola Magnisi. Il settore sud-orientale della Sicilia è caratterizzato da un livello alto di sismicità caratterizzata da terremoti con intensità IX e XII MCS e M≈7 (Baratta, 1901; Postpischl, 1985; Boschi et al., 1995); alcuni di questi eventi sono stati seguiti da devastanti tsunami. Secondo dati geologici e dati di modellazione numerica, le sorgenti sismogeniche dei principali terremoti dovrebbero essere localizzate lungo la costa Ionica tra Catania e Siracusa ed associate alle faglie del Sistema della Scarpata Ibeo-Maltese.

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Rilevamento e analisi di boulders nell'area costiera di Brucoli (Sicilia orientale)

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Informazioni tesi

  Autore: Mario Raniolo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze della Terra
  Relatore: Maria Serafino Barbano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 45

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Parole chiave

sicilia
terremoti
tsunami
ionio
boulders
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