L'ERBORISTA LAUREATO IN ONCOLOGIA INTEGRATA - La figura dell'Erborista e l'utilizzo della Fitoterapia come terapia complementare e di sostegno nel paziente oncologico
Applicazione della Fitoterapia come terapia complementare e di supporto per i principali sintomi e disturbi che caratterizzano la patologia oncologica
La Fitoterapia è una risorsa essenziale per l'oncologia, poiché oltre ad essere efficace per alleviare i sintomi ed effetti collaterali della malattia e delle terapie, migliora la qualità della vita e facilita il recupero fisico.
Le CAM possono ricoprire un ruolo essenziale anche nel periodo post-trattamento: il paziente guarito ha concluso le terapie, viene monitorato con controlli periodici e prosegue, se necessario, con le cure post tumorali, ma viene seguito meno nel ripristino generale della funzionalità fisica. Possono infatti persistere sintomi come ridotta funzionalità degli organi, in particolare quelli adibiti all'eliminazione di tossine, i disturbi gastrointestinali, le difese immunitarie basse, i disturbi psicologici, dolori e accumulo di ROS e agenti ossidanti. Le indicazioni di seguito possono essere applicate anche per la fase post-guarigione.
Consideriamo eventuali interazioni farmacologiche tra chemioterapici e piante medicinali (o estratti). Con il termine interazione di intende il fenomeno per cui gli effetti di un farmaco vengono modificati dalla precedente o concomitante somministrazione di altri farmaci/fitoterapici/alimenti. I meccanismi alla base spesso ancora oggi si ignorano o non sono del tutto chiariti. Le interazioni possono essere distinte in farmaco-cinetiche (avvengono a livello di assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione) e farmaco-dinamiche (da azione sul medesimo sistema recettoriale, organo bersaglio o sistema fisiologico, producono nell'organismo alterazioni tali da influenzare la risposta degli altri farmaci o sostanze).
Dato che la somministrazione contemporanea di più farmaci è un evento comune, la possibilità che si verifichino interazioni farmaco/farmaco è molto elevata. Meno frequenti e pericolose sono le interazioni piante officinali/farmaco, poiché il profilo tossicologico della pianta medicinale è in genere più debole di quello del farmaco di sintesi. La maggior parte delle informazioni riguardanti le interazioni tra farmaci convenzionali e piante medicinali viene fornita dalla pubblicazione di casi clinici, spesso incomplete e non permettono di stabilire relazioni certe tra farmaco, piante medicinali ed effetti avversi. Ne emerge che circa il 69% delle interazioni è classificato come "non valutabile", il 18% come "possibile" e circa il 13% come "ben documentato". Non va dimenticato che anche gli alimenti possono interferire con i farmaci, presentando interazioni sia farmaco-cinetiche che farmacodinamiche.
Le piante qui citate sono ritenute sicure, non presentano effetti collaterali se non dovuti a intolleranze individuali e non presentano interazioni con i farmaci antitumorali. Sono riportati unicamente le proprietà e l'utilizzo di interesse per l'argomento della tesi. Per alcune specie vengono indicate anche delle formulazioni base che l'Erborista può consigliare e preparare. I numeri riportati accanto alle specie si riferiscono alla numerazione del capitolo "Specie citate".
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'ERBORISTA LAUREATO IN ONCOLOGIA INTEGRATA - La figura dell'Erborista e l'utilizzo della Fitoterapia come terapia complementare e di sostegno nel paziente oncologico
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Informazioni tesi
Autore: | Rita Lia Marini |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Master I livello in fondamenti di fitoterapia |
Anno: | 2016 |
Docente/Relatore: | Daniela Giachetti |
Istituito da: | Università degli Studi di Siena |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 109 |
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