Ruolo e competenze dei centumviri nel sistema giuridico romano

L’ultimo aspetto del processo centumvirale, riguarda la possibilità di presentare appello contro le sentenze emesse dal tribunale. Le fonti riportano dei casi in cui si può senz’altro individuare un’azione degli imperatori diretta a rescindere le decisioni dei centumviri.
Svet., Dom. c. 8.1: Ius diligenter et industrie dixit, plerumque et in foro pro tribunali extra ordinem; ambitiosas centumvirorum sententias rescidit; reciperatores, ne se perfusoriis assertionibus accomodarent, identidem admonuit; nummarios iudices cum suo quemque consilio notavit.
Svetonio descrive Domiziano come un imperatore che rese giustizia, spesso anche nel foro e a titolo straordinario avrebbe annullato le sentenze non imparziali dei centumviri; ammonì i recuperatori di non prestarsi a rivendicazioni ingiustificate e bollò d’infamia i giudici che si erano lasciati corrompere.
Il Martin ritiene che in tale passo potrebbe individuarsi un appello all’imperatore, richiama però un’altra teoria prospettata in dottrina che in esso avrebbe visto una restituito in integrum, tale misura si sarebbe presa per rimediare a degli abusi compiuti dal tribunale. Sul testo si è espresso anche il Pernice, l’Autore ritiene che dal passo di Svetonio, si potrebbe pensare che Domiziano avesse spesso annullato le decisioni dei centumviri; l’utilizzo del verbo rescidit invece che rescidebat porterebbe a pensare che non si tratti di un appello regolare. Il termine ambitiosas poi dovrebbe essere inteso non come sentenze che fossero emesse in seguito ad atti di violenza o di corruzione, ma come sentenze che eccedevano la competenza del collegio. L’Autore ritiene che non fossero rari i casi di incompetenza, soprattutto in materia di querela inofficiosi testamenti, questo perché il tribunale era pienamente libero. Il Gagliardi espressosi su questo testo, ritiene che in realtà esso non possa essere visto come un appello, perché obiettivo di Domiziano sarebbe quello di porre un freno all’opera innovativa dei centumviri, che in materia ereditaria con le loro sentenze, iniziavano a discostarsi troppo dal ius civile.