Il Dumping nella moderna economia globale: caratteristiche ed implicazioni

Approfondendo l’analisi sulla pratica di utilizzo del dazio antidumping, si può notare come spesso esso venga utilizzato dai Governi nazionali, invocando falsi pericoli commerciali, al fine di salvaguardare le proprie produzioni nazionali.
La considerazione più interessante sembra infatti essere quella che lega l'impiego di strumenti antidumping, alla possibilità di proteggere il mercato interno, al di fuori del sistema dei dazi concordati multilateralmente nei forum internazionali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
La tendenza di questo scorretto utilizzo è aumentata in modo molto forte negli ultimi venti anni, tanto da risultare uno dei trend più problematici del commercio internazionale. Preoccupante, è che la diffusione di tale fenomeno si è spostata dagli utilizzatori tradizionali (come l'Australia, il Canada o l'Unione Europea) verso un elevato numero di nuovi Paesi (Argentina, Brasile, India, Corea, Messico, Ucraina ecc.) che hanno ben introdotto tale disciplina nella loro legislazione.
Infatti dal 1995, più di 1800 procedure per dumping sono state intraprese in tutto il mondo, ma la cosa sorprendente è il tasso con cui sono cresciute le procedure invocate da parte dei paesi in via di sviluppo. Questo è stato confermato statisticamente dal fatto che dal 1994 al 2001 sono stati i PVS fautori dei due terzi delle procedure antidumping totali (Onkvisit e Shaw, 2004, 484).
Tale fenomeno, risulta inoltre di contrastata lettura se considerato rispetto al declino delle barriere commerciali nei rapporti internazionali (risultato di portata eccezionale e sintomo di un buon funzionamento degli organismi sopranazionali fautori di una collaborazione economica multilaterale).
Tale stato di cose ha portato molti economisti a ritenere anche l'antidumping una forma di protezione da contrastare al pari di ogni altra imposizione al libero commercio, soprattutto se utilizzata in modo inappropriato (come abbiamo potuto notare per l’antidumping USA nel capitolo precedente), visto che l'espansione e la sua grande diffusione sembra dovuta anche ad una mancata comprensione da parte dei vari Stati del suo effettivo scopo (Isayenko, Oleksiy, 2000, pag. 2).
A tale proposito si è osservato che dal 1980, i Membri del GATT/WTO siano ricorsi alle procedure previste dall'Accordo antidumping in misura maggiore rispetto a tutti gli altri accordi commerciali considerati insieme.