Profili economici e finanziari delle IPO. Il caso Salvatore Ferragamo Spa.

Con questa prima dimensione da esaminare, si introduce il percorso di analisi della società Salvatore Ferragamo Spa attraverso i noti indici di bilancio, che rappresentano una modalità di studio approfondito, realizzata attraverso rapporti tra definiti valori contabili. Verranno esaminati gli indici principali per ogni dimensione, per poi concludere con una valutazione complessiva.
I dati utilizzati per Ferragamo e anche per le altre società a confronto sono ottenuti dai rispettivi bilanci, in particolare quelli annuali del 2008-2009-2010 e la Semestrale del 2011. Infatti si utilizzano anche valori passati e si realizzano altresì confronti con imprese comparabili (Hugo Boss, Tod’s, LVMH, Luxottica), in quanto, un indice per esprimere il suo completo significato non deve essere considerato isolatamente, ma in un confronto temporale e per di più spaziale.
La prima dimensione, ovvero la redditività, va esaminata per comprendere quale sia la capacità dell’impresa di creare profitto, di produrre reddito, valutando uno degli aspetti dell’equilibrio economico-finanziario, ovvero proprio quello reddituale. Gli indici di redditività nascono da rapporti tra una grandezza economica al numeratore e il connesso capitale investito, necessario per ottenerla, al denominatore, oppure tra sole grandezze economiche. Con l’utilizzo di tali indicatori è possibile anche comprendere il contributo di diverse gestioni, attraverso risultati intermedi, nel complessivo rendimento dell’investimento di capitale in azienda. Infatti è fondamentale che attraverso i propri risultati reddituali, la società sia in grado, appunto, di remunerare i propri investimenti. Questi rappresentano dei costi e durature riduzioni di disponibilità monetarie ed è quindi fondamentale che vi sia una giusta ricompensa.
Per comprendere l’importanza di questa dimensione si può ricordare quanto sia rilevante la tematica della redditività nel Business Plan di un’azienda, in quanto se un business non rende abbastanza non rappresenta forse una buona idea, visto che è anche su questa dimensione che i finanziatori faranno le proprie scelte, sia all’inizio che durante la vita dell’azienda.
Infine si ricordi che, a partire dai flussi di reddito, attraverso apposite rettifiche, si ottengono i flussi di cassa, anche prospettici, per determinare il DCF (Discounted Cash Flows) e altresì come l’EVA (Economic Value Added) abbia al suo interno proprio il rendimento del capitale investito in termini di NOPAT (Net Operating Profit After Taxes).