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Un approccio alla progettazione di attività di prevenzione antincendio boschivo a scala comunale

Analisi dell'assetto vegetazionale

Analizzato l’assetto dell’uso suolo si procede ora ad analizzare l’assetto vegetazionale presente sul territorio ligure sfruttando la recente classificazione basata sulla Tipologia Forestale. Quest’ultima è un modello di classificazione dei boschi che ha come obiettivo la definizione di unità floristico-fisionomicoecologico- selvicolturali da utilizzare ai fini pratici per la definizione di interventi selvicolturali nell’ottica di una gestione prossima alla natura rispettosa delle dinamiche naturali e delle diverse funzioni del bosco, come indicato nello schema seguente.
Le unità della Tipologia sono ordinate secondo una struttura gerarchica, dove l’unità di base è rappresentata dal Tipo forestale che, subordinatamente, può essere suddiviso in sottotipi o varianti; più Tipi affini si raggruppano in unità superiori denominate Categorie forestali. Più nello specifico:
- Categoria forestale: è un’unità puramente fisionomica definita sulla base della dominanza di una o più specie arboree o arbustive (Castagneti, Faggete, ecc); essa è utile ai fini pratici per operare una prima discriminazione e raggruppamento dei Tipi.
- Tipo forestale: è l’unita fondamentale della classificazione, omogenea sotto gli aspetti floristici, stazionali, le tendenze dinamiche ed eventualmente selvicolturali-gestionali; esso contiene nella sua denominazione qualche caratteristica ecologica, strutturale e, talvolta, anche floristica, particolarmente significativa per la sua distinzione. Sotto il profilo floristico il Tipo si caratterizza mediante la lista delle specie indicatrici, presenti e caratteristiche, distinte negli strati arboreo, arbustivo ed erbaceo (Castagneto da frutto, Faggeta oligotrofica, ecc).
- Sottotipo: è per definizione un’unità subordinata al Tipo forestale, distinta per alcune variazioni ecologiche e floristiche dovute a differenze stazionali di substrato (sottotipo acidofilo), meso-microclimatiche legate a parametri igrotermici (sottotipo inferiore e superiore) e dinamiche evolutive (boschi primari o secondari).
- Variante: nell’ambito di un Tipo, o di un sottotipo, la variante è caratterizzata da un’evidente variazione di composizione dello strato arboreo rispetto alla prevalente composizione del Tipo, senza che il sottobosco risulti significativamente modificato. È possibile distinguere due tipi di varianti, di seguito descritte:
variante con: si ha quando una specie, solitamente secondaria, raggiunge una percentuale compresa fra il 25 ed il 50% della copertura;
variante a: si ha quando una delle specie che costituiscono il Tipo raggiunge una percentuale uguale o superiore al 75% della copertura.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Un approccio alla progettazione di attività di prevenzione antincendio boschivo a scala comunale

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Trombetta
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria per l'ambiente e il territorio
  Relatore: Franco Siccardi
Coautore: Alberto Cervo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 174

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