Analisi e prospettive per la tutela della salute e sicurezza delle professioni sanitarie
Analisi del sistema
Il modello organizzativo dell’ASUR, pur sembrando impegnativo ed articolato, assolve a tutti gli obblighi in materia di funzioni e compiti in materia di sicurezza sul lavoro di un’azienda sanitaria complessa.
Le funzioni e responsabilità sono state esplicitate e chiarite dal Direttore Generale dell’ASUR con determina n. 146 del 16/02/1009, con la quale ha riservato a se la funzione di datore di lavoro, ma ha delegato ai Direttori di zona le funzioni delegabili, i quali hanno piena autonomia di esercizio e attribuzione di risorse necessarie, tramite un apposito budget.
Il Direttore Generale non è infatti un ruolo o una funzione che possa essere trasferito ad altri soggetti, poiché ai sensi dell’art.17 del D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro ha delle funzioni strategiche certamente non delegabili.
Possono invece essere trasferiti altri compiti specifici e determinati, secondo quanto stabilito dall’art 16 del D.Lgs. 81/08, ma i Direttori di Zona (soggetti delegati) non diventano datori di lavoro, ma sono incaricati di determinate funzioni del cui adempimento hanno la responsabilità.
Dagli allegati alla determina si ricava inoltre l’elenco degli obblighi attribuiti al datore di lavoro, ai direttori di zona, ai dirigenti di ai fini prevenzionali.
Per quanto riguardano i compiti dei direttori di zona, questi sono attinenti a quanto previsto dall’art.18 del D.Lgs. 81/08.
Ai direttori di zona non vengono assegnati compiti non delegabili quali la redazione del documento di valutazione dei rischi o la nomina del RSPP, ma soltanto l’obbligo di formulare al Direttore generale proposte.
Risulta insolito che si preveda l’onere di proporre al Direttore Generale (datore di lavoro) l’ammontare delle risorse che si ritengono necessarie. Si tratta comunque di un potere di proposta.
In merito all’assegnazione delle risorse per adempiere ai compiti delegati ai direttori di zona, se il Direttore generale conferisce risorse non sufficienti per svolgere i compiti delegati, sarà lui stesso responsabile di eventuali inadempimenti e non il Direttore di zona.
Alcune perplessità sorgono nei compiti attribuiti ai Dirigenti ai fini prevenzionali ed ai preposti, in quanto si tratta di obblighi di assistenza e collaborazione nei confronti degli altri soggetti del sistema.
Infatti, la determina che li elenca fa sempre ricorso a verbi come “segnalare”, “collaborare”, “curare”, con rari casi nei quali si devono attivare per garantire le necessarie misure di protezione e prevenzione.
Non si tratta quindi di compiti operativi, anche se, all’interno dell’organizzazione, i dirigenti hanno sempre importanti compiti di prevenzione, perché a loro fanno capo la struttura e le risorse assegnate.
Infine, a seguito della nomina da parte del Presidente della Giunta Regionale del nuovo Direttore Generale dell’ASUR e dei nuovi direttori delle 13 zone territoriali, dovranno essere previste le determine per il recepimento e l’accettazione espressa della delega di funzioni.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Analisi e prospettive per la tutela della salute e sicurezza delle professioni sanitarie
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Informazioni tesi
Autore: | Michele Stronati |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Management e funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie |
Anno: | 2010 |
Docente/Relatore: | Valerio Maio |
Istituito da: | Università Telematica Unitelma La Sapienza di Roma |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
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